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Accoglienza di profughi ucraini, centrodestra contro il Comune: “Approssimazione allarmante”

"L'amministrazione non può lavarsi le mani di fronte ad una emergenza prevedibilissima da giorni e non può girare la testa da un'altra parte confidando solo sul buon cuore delle associazioni"
Pubblicato il 12 Marzo 2022

Anche la questione ucraina diventa motivo di scontro politico. “L’approssimazione con la quale l’assessore alle politiche sociali Sanguigni sta affrontando il tema dei profughi che sono già arrivati a San Benedetto del Tronto è allarmante”, tuonano Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia.

Il centrodestra fa riferimento alle dichiarazioni rilasciate dall’assessore a La Nuova Riviera (“ci stiamo organizzando attraverso il reperimento di abitazioni di privati, ma senza alcuna garanzia, stiamo coordinando le associazioni in modo che ognuna faccia il suo”) e accusa l’amministrazione di totale improvvisazione nell’affrontare l’emergenza.

“A cosa si limiterebbe la parte che dovrebbe fare il Comune? Stante a quanto dichiarato dall’assessore Sanguigni parrebbe che, ad oggi, quasi a tre settimane dall’inizio della guerra, le principali iniziative siano state quelle di svolgere incontri on-line ogni tre giorni e attivare una chat su WhatsApp. Nel 2016, con un drammatico terremoto che dall’oggi al domani ci mise di fronte a un vero e proprio esodo delle comunità colpite nei territori delle aree interne, alloggiammo centinaia di persone, oggi trenta profughi di guerra ucraini sembrano aver creato il panico. Perché non affrontare l’emergenza valutando di alloggiare queste persone presso alberghi a prezzi convenzionati con il comune che fa da parte in causa?
Il Comune non può lavarsi le mani di fronte ad una emergenza prevedibilissima da giorni e non può girare la testa da un’altra parte confidando solo sul buon cuore delle associazioni di volontariato.
Sono necessarie attenzioni particolari che non possono essere delegate ad una associazione albergatori che, per voce del suo presidente, ha già chiarito la propria disponibilità aggiungendo però che a maggio dovrebbero sgombrare le stanze degli hotel per non compromettere la stagione estiva. Nella gestione degli arrivi dei profughi ci sono percorsi, anche sanitari, sui quali va prestata la massima cautela in considerazione del fatto che il numero di soggetti vaccinati è bassissimo e le famiglie che li accolgono interagiscono inevitabilmente con la cittadinanza”.