Si intitola “Marche, storia di un aborto impossibile” l’inchiesta di Sara Giudice trasmessa giovedì sera a Piazzapulita, su La7.
“RU486 è il nome della cosiddetta pillola abortiva, il metodo farmacologico per procedere all’interruzione volontaria di gravidanza entro un certo termine. Un diritto, quello ad abortire, previsto dalla legge 194/1978. E che nelle Marche non sembra essere garantito”.
La Giudice, che si è finta incinta, si è recata in diversi consultori della regione, tra cui quello di San Benedetto: “Qui non fanno l’intervento a chi non è residente ad Ascoli”, si è sentita rispondere la giornalista. A quel punto le è stato chiesto se si fosse già rivolta a Fermo, con la Giudice che ha ricordato il dato del 99% di obiettori di coscienza: “Mi hanno detto loro di venire qui”.
Al rientro in studio, Corrado Formigli ha annunciato di aver invitato in puntata sia il presidente Acquaroli che l’assessore Saltamartini. “Entrambi hanno declinato. Acquaroli preferiva vedere l’inchiesta prima di pronunciarsi, ma ci ha detto che non gli risultava alcuna anomalia”.
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