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A14, Fede sulla terza corsia: “Quindici anni fa occasione persa per colpa di destra e Pd”

"Di parole ne sono state dette molte, adesso è il tempo che governo, regione e sindaci passino una volta per tutte dalle polemiche ai fatti"
Pubblicato il 13 Febbraio 2023

“Sono sobbalzato nel leggere il j’accuse del presidente delle Marche, Francesco Acquaroli, rivolto all’ex sindaco di Porto San Giorgio, Claudio Brignocchi il quale, a sua volta, ha tirato in causa anche l’ex primo cittadino di Fermo, Saturnino di Ruscio. Io lo dico da anni che se oggi non abbiamo ancora una terza corsia dell’A14 è proprio a causa dell’incapacità dei territori di trovare un accordo”. A lamentarsi è il deputato dei Cinque Stelle Giorgio Fede.

“Finalmente qualcuno fa autocritica e ci delizia una volta tanto della verità. Anche Acquaroli ora riconosce le vere responsabilità della situazione infrastrutturale del sud delle Marche. Responsabilità della destra e del Pd. Ho sempre affermato che la terza corsia fin ora non era stata mai realizzata a causa dell’incapacità dei sindaci di Fermo e Porto San Giorgio di trovare un accordo e lavorare in sinergia per il bene del territorio. Quindici anni fa avremmo potuto avanzare la terza corsia da Porto Sant’Elpidio fino a Pedaso e probabilmente in tutti questi anni, avremmo avuto ben tre lustri per trovare una soluzione per il tratto più complesso fino a San Benedetto. E se i governi che ci hanno preceduto avessero costantemente monitorato, controllato e garantito l’esecuzione costante e continua di manutenzione alla rete esistente, senza omettere per decenni controlli e la richiesta di rispetto delle convenzioni sottoscritte da Aspi e dai gestori, come poi ha fatto il nostro Ministro Toninelli, oggi l’A14 non sarebbe il colabrodo che decine di cantieri contemporaneamente”.

Insiste il parlamentare sambenedettese: “Se, anziché accettare ingenti finanziamenti elettorali, avessero esercitato il doveroso rigore e rispetto delle funzioni tra controllato e controllore, non ci sarebbe stata questa terribile serie di incidenti, a partire da quello del bus di Avellino e del conseguente sequestro dei viadotti con il restringimento delle corsie. Ora, in merito alla terza corsia, speriamo che finalmente si prosegua l’impegno, che solo noi a partire dal 2020 avevamo fatto assumere, con lo studio di fattibilità per l’allargamento/arretramento. Di parole ne sono state dette molte, adesso è il tempo che governo, regione e sindaci passino una volta per tutte dalle polemiche ai fatti perché le polemiche sono facili ma solo il Movimento 5 Stelle ha realizzato un’opera in tempi record come il ponte di Genova. La destra invece con la triste promessa del Ponte sullo stretto e altri specchietti per le allodole, ha riempito le cronache e vuotato  le nostre finanze”.

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