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A gennaio si vota (solo) per il consiglio provinciale. D’Erasmo: “Pronto a lasciare se i sindaci vorranno”

Rinnovo dell'assise dopo due anni, la presidenza invece ha durata quadriennale: "In 24 mesi deficit ridotto di 14 milioni"
Pubblicato il 29 Novembre 2016




SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si torna alle urne. Ma stavolta ai seggi non andranno i normali cittadini, bensì i sindaci e i consiglieri comunali del territorio Piceno. Accadrà il prossimo 8 gennaio, quando si rinnoverà l’assise provinciale.

Attenzione: solo il consiglio provinciale. Già perché se il presidente in carica ha durata quadriennale, i consiglieri scadono invece dopo ventiquattro mesi. Le elezioni avranno luogo dalle 8 alle 20 presso Palazzo San Filippo ad Ascoli. L’appuntamento ha subìto una proroga, dato che nel 2014 il voto si svolse ad ottobre.

Saranno eleggibili sindaci e consiglieri attualmente in carica. In questo biennio diverse sono state le surroghe, soprattutto per quello che riguarda gli esponenti rivieraschi. Silvano Evangelisti, inizialmente nominato vice di Paolo D’Erasmo, è decaduto il 5 giugno scorso, in concomitanza col rinnovo del Consiglio Comunale sambenedettese. Al suo posto è subentrato un rappresentante di Colli del Tronto.

I voti non avranno lo stesso “peso”. Verrà infatti considerata la grandezza dei comuni di riferimento. Quindi primo Ascoli, poi San Benedetto, Grottammare, Monteprandone e Folignano.

A parità di cifra individuale, verrà proclamato eletto il candidato appartenente al sesso meno rappresentato tra gli eletti della lista; in caso di ulteriore parità, sarà proclamato eletto il candidato più giovane.

Tutti i consigli provinciali della regione – dieci i componenti dell’ascolano – si rinnoveranno a gennaio, fatta eccezione per Fermo che si pronuncerà il 18 dicembre.

“Per regolamento dovrei rimanere fino al 2018, ma mi rimetterò alla volontà dei sindaci”, dichiara il presidente D’Erasmo. “Capirei se volessero nominare un primo cittadino, dato che solo per la prima volta era prevista l’elezione di un consigliere provinciale. Se decideranno di impegnarsi in prima linea non ostacolerò la loro volontà, offro massima disponibilità. E’ un impegno che mi occupa a tempo pieno”.

D’Erasmo commenta infine i risultati conseguiti in questo biennio: “Abbiamo fatto i salti mortali. Il primo gennaio 2015 il deficit della Provincia toccava i -34 milioni. Quest’anno contiamo di chiudere a -20”.




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