ASCOLI PICENO. Il Commissario alla Riparazione e alla Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli oggi in Prefettura ad Ascoli Piceno per il Tavolo permanente che periodicamente monitora l’attuazione del Protocollo di legalità per i cantieri della ricostruzione pubblica e privata. Presenti i rappresentanti dei sindacati e delle associazioni di categoria, dell’Agenzia regionale sanitaria (Ars), degli enti previdenziali, della Cassa edile e dell’Ispettorato del lavoro e dell’Ufficio speciale ricostruzione delle Marche.
“Le ingenti risorse della ricostruzione pubblica e privata devono essere monitorate con attenzione – sottolinea il Commissario Castelli -. Nel primo anno del mio mandato abbiamo finanziato 670 milioni in più di opere pubbliche nelle Marche, di cui 150 milioni ricadono nella provincia di Ascoli Piceno e oltre 32 milioni nel solo comune di Ascoli. Parallelamente, la ricostruzione privata ha conosciuto un boom di liquidazioni, segno tangibile del cambio di passo impresso ai cantieri. Nelle Marche i dati di gennaio restituiscono un quadro di netto miglioramento, segno che il lavoro sinergico portato avanti con il Presidente Francesco Acquaroli e con l’Usr regionale sta dando i suoi frutti: nel 2023 abbiamo erogato 990 milioni di euro, quasi il doppio dell’anno precedente. Un’accelerazione che ha riguardato anche la provincia di Ascoli (240 milioni di euro liquidati per l’avanzamento dei lavori, rispetto ai 181 milioni del 2022) e il Comune (71,8 milioni a fronte dei 58 mln dell’anno precedente). Dobbiamo far sì che sempre più imprese lavorino nel nostro territorio, preservando allo stesso tempo il tessuto imprenditoriale dalla possibilità di infiltrazioni e pressioni esterne di organizzazioni criminali, anche attraverso gli strumenti di prevenzione che i Protocolli di legalità hanno reso operativi sui territori: il badge elettronico, il settimanale di cantiere, il durc di congruità”.
La provincia di Ascoli Piceno è una delle più colpite dal terremoto del 2016, l’attenzione per le condizioni di sicurezza e il rispetto delle norme nei cantieri in corso è quindi molto alta. Sono già 1.617 i cantieri conclusi, la maggior parte per danni lievi.
“La ricostruzione cosiddetta pesante sta finalmente partendo, considerando che dei quasi 1300 cantieri attivi, oltre 1000 riguardano i danni gravi – prosegue Castelli -. Nei Comuni più colpiti stiamo rendendo operative anche le Ordinanze speciali in deroga, che riguardano una serie di interventi pubblici necessari anche per l’avanzamento della ricostruzione privata. Resta fondamentale – conclude il Commissario -, continuare a operare in un contesto collaborativo, sia tra enti pubblici che tra privati. Abbiamo avuto più volte la dimostrazione che agire in modo sinergico, come nel caso dei consorzi o delle frazioni (tra cui Tufo proprio nell’Ascolano) che hanno coordinato progetti e cantieri di comune accordo, rende il processo di ricostruzione più rapido ed efficace”.