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Piceno Cinema Festival, Lorenzo Flaherty tra i protagonisti della tappa di Appignano

La kermesse si sposta ora ad Ascoli per il gran finale: appuntamento mercoledì, giovedì e venerdì prossimi all’Auditorium Neroni
Pubblicato il 3 Dicembre 2023

APPIGNANO DEL TRONTO. La penultima settimana del Piceno Cinema Festival va in archivio dopo 3 giorni all’insegna delle 7 arti, un commovente omaggio a Fellini e l’ormai consueto spazio riservato all’inclusione sociale. Nel concorso cinematografico ha prevalso il cortometraggio “18 marzo”, scritto e diretto da Beppe Manzi, che si è aggiudicato il Premio Città di Appignano del Tronto. L’opera del regista, ambientata a Bergamo durante il lockdown del 2020, precisamente il 18 marzo, giorno in cui i carri militari attraversano Bergamo, racconta la storia d’amore tra Alessandra, un’insegnante di musica, ed Emanuele, il fratello di una sua allieva: una relazione che simboleggia la voglia di guardare con fiducia oltre gli ostacoli di un momento storico che ha profondamente segnato il mondo.

Il corto Sabbie Mobili, di Andrea Vico, interpretato da Carlotta Parodi, ha conquistato una menzione d’onore. L’opera centra il focus sulla depressione post parto raccontata attraverso lo sguardo di una giovane mamma, che con coraggio e forza interiore riesce a superare il peso di solitudine e pregiudizio.

La serata ha visto sul palco l’attore Lorenzo Flaherty, già impegnato in mattinata con i giovani allievi dell’Istituto Comprensivo Flacone e Borsellino di Appignano in un incontro formativo nell’ambito del progetto scuole del Festival. Intervistato da Luca Sestili, Flaherty ha raccontato aneddoti della sua carriera e annunciato il suo prossimo impegno: uno One Man Show in teatro.

Ad arricchire di note ed emozioni la serata al Teatro SALE (gioiellino da 100 posti con tutti i confort) ci ha pensato Gloria Conti, accompagnata da Andrea Galosi alla chitarra: il duo ha regalato un ampio repertorio di brani tratti da colonne sonore di celebri film strappando applausi a scena aperta.

La serata finale ha messo il punto su un percorso artistico iniziato giovedì scorso con una serata dedicata all’inclusione sociale, con i ragazzi dell’ANFFAS impegnato nella rappresentazione teatrale “Colpi d’amore”; proseguito venerdì con una serata omaggio a Federico Fellini, con la partecipazione di Gianfranco Angelucci, storico assistente regista del maestro riminese; l’attore e regista Pasquale De Cristofaro, il fotografo Giuseppe De Caro con i reading di Vanessa Dezi.

Il Piceno Cinema Festival si sposta ora ad Ascoli per il gran finale: appuntamento mercoledì, giovedì e venerdì prossimi all’Auditorium Neroni, sabato il gran galà finale al Teatro dei Filarmonici.

Sara Moreschini, sindaco di Appignano: “Sono stati tre giorni memorabili per la nostra comunità grazie alla magia che il cinema sa regalare con tutte le arti che si fondono in esso. Per noi, piccolo borgo, è stato fondamentale partecipare ad un progetto di rete come il Piceno Cinema Festival, poiché è un modo efficace per alzare la nostra offerta culturale”.

Lorenzo Flaherty: “È stata la mia seconda esperienza al Piceno Cinema Festival e devo ammettere che ho trovato una rassegna sempre più interessante, di livello sempre più alto: opere in concorso molto belle e grande attenzione a tutti i particolari utili alla diffusione delle 7 arti. Spero di essere qui anche il prossimo anno, ormai mi sento di casa”.

Beppe Manzi, regista “18 marzo”: “Sono felicissimo per il premio ottenuto ma anche per la splendida accoglienza ricevuta: ho trovato posti bellissimi, persone ospitali e una rassegna che trasmette grande passione per il cinema. È la mia prima volta nelle Marche ma credo proprio che tornerò con grande piacere”.

Marco Trionfante, Direttore Artistico Piceno Cinema Festival: Siamo felici di aver creato una nuova piattaforma culturale: da oggi Appignano del Tronto ha un suo premio cinematografico e questo ci rende fieri del lavoro svolto in questo splendido e accogliente borgo. La grande risposta del pubblico in questi 3 giorni, con spettatori in piedi nella serata finale, conferma il gradimento che questo nostro format delle 7 arti riesce a riscuotere e questo ci dà l’energia giusta per continuare a operare con grande entusiasmo”.

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