OFFIDA. Il sindaco di Offida, Luigi Massa aggiorna sullo stato dei cantieri in corso d’opera in città. “Si lavora alacremente sulla totale riqualificazione di Parco della Luna – afferma il primo cittadino -. Si sta intervenendo sul rifacimento del fondo, dell’impianto di irrigazione con nuova vasca e 140 irroratori. Ma anche sulla posa della linea di alimentazione del nuovo impianto di illuminazione. Terminata questa fase si realizzeranno le piazzole per il posizionamento dei nuovi, bellissimi, giochi”.
Su Borgo Giacomo Leopardi “proseguono i lavori di riqualificazione totale, dopo tanti problemi ora si cammina spediti. Mentre per quanto riguarda la scuola di Viale Repubblica di concerto con AST ed ARPAM, si è avviato lo smantellamento del pavimento con la criticità delle fibre di amianto, un lavoro complesso per sua natura e soggetto a puntuali controlli dei competenti organi”.
In dirittura d’arrivo l’intervento sulla Chiesa del Miracolo Eucaristico (Sant’Agostino). “Le immagini parlano da sole – afferma Massa – lo splendore torna ad abbagliare”.
Il Miracolo Eucaristico
Il miracolo eucaristico di Offida secondo la tradizione sarebbe avvenuto nella città di Lanciano (già nota per il più antico miracolo eucaristico del VII sec.), nel 1273: una donna, su invito di una fattucchiera cui si era rivolta, gettò un’ ostia consacrata sul fuoco, ma la particola si sarebbe trasformata in carne, da cui sarebbe sgorgato sangue abbondante; le reliquie sono ancora visibili nel santuario di Sant’Agostino di Offida (*)
Secondo la tradizione, i fatti avvennero nel 1273, in una stalla del quartiere di Lancianovecchia: una donna chiamata Ricciarella, volendo riconquistare l’amore del marito, Giacomo Stasio, si rivolse ad una fattucchiera , che le consigliò di preparare una pozione cuocendo sul fuoco un’ostia consacrata. Ricciarella nascose l’ostia presa durante la messa; giunta nella stalla di casa sua, mise un coppo sul fuoco e vi pose dentro l’ostia che, improvvisamente, si sarebbe tramutata in carne e avrebbe cominciato a grondare sangue. La donna, terrorizzata, nascose tutto sotto un cumulo di paglia e corse a casa.
Tuttavia Ricciarella non riuscì a tenere il segreto a lungo: allarmata anche da strani presagi (pare che il cavallo del marito rifiutasse di entrare nella stalla e si inginocchiasse sulla soglia), dopo pochi giorni confessò tutto al priore del convento agostiniano di Lanciano, fra Giacomo Diota
llevi, che portò le reliquie in chiesa. Recatosi ad Offida nel 1280, portò con sé le reliquie, che attualmente si trovano in parte a Lanciano e in parte nel santuario di Sant’Agostino ad Offida, custodite in un’artistica croce d’argento dorato, appositamente realizzata da un orafo veneziano nel XIV secolo. Tuttora, nella cittadina marchigiana, si commemora l’evento ogni 3 maggio con una grande festa religiosa.
Nel luogo dove era situata la stalla di Ricciarella, fu costruita una cappella, dedicata alla Santa Croce, tuttora esistente e visitabile. In questo luogo pochi anni fa sono stati riportati alcuni frammenti delle Sacre Reliquie.