COLLI DEL TRONTO. Colli del Tronto si arricchisce di un nuovo percorso ciclabile che unisce mobilità, ambiente e fruibilità per tutti.
Il 20 settembre è stato inaugurato ufficialmente il tratto che collega le due piste ciclabili esistenti, con l’obiettivo di creare un percorso accessibile a tutti, inclusivo e anche esteticamente piacevole.
Il progetto, fortemente voluto dal Comune di Colli del Tronto, rappresenta una delle prime realizzazioni del terzo mandato amministrativo del sindaco Andrea Cardilli, che annuncia molte altre inaugurazioni in programma: a partire dal secondo stralcio di questo progetto che includerà un’area dedicata ai picnic e un parco per i cani, per offrire spazi di svago e relax a tutta la comunità.
Il terzo stralcio, attualmente in fase di realizzazione, prevede l’apertura di un sottopasso che faciliterà l’accesso al centro del paese tramite la ciclabile, riducendo le code che spesso si formano fino a Monsampolo. “L’intero progetto – commenta Cardilli – mira a offrire sollievo al traffico, migliorare la vivibilità e valorizzare l’ambiente”.
Il sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti, ha sottolineato l’importanza di questo passo avanti, proprio durante la Settimana europea della mobilità. “Dobbiamo comunicare in positivo la mobilità sostenibile che è un bene sia per le persone che per la comunità”, ha dichiarato Fioravanti, ringraziando in particolare il sindaco Cardilli per l’impegno costante, nonché l’assessore regionale all’Infrastrutture Francesco Baldelli, il consigliere regionale Andrea Maria Antonini e tutti gli uffici che hanno lavorato.
Questo è un progetto sostenibile e inclusivo – continua Cardilli – nato per garantire la fruibilità del anche per le persone con disabilità”.
L’assessore Baldelli ha sottolineato come il progetto rappresenti anche un esempio di collaborazione e sinergia tra diversi enti locali e regionali. “L’obiettivo finale – dichiara Baldelli – è quello di collegare l’entroterra fino al mare, unendo idealmente Ascoli a San Benedetto del Tronto. Il ponte architettonicamente suggestivo, parte di questo progetto, non è solo una struttura fisica, ma un simbolo dell’unione tra i territori. Senza infrastrutture non c’è sviluppo. La tutela dell’ambiente non può essere vista come un’ideologia, ma come una leva per il progresso economico: l’ambiente serve a creare infrastrutture, e le infrastrutture servono a tutelare l’ambiente”.
Quello del superamento del campanilismo per progettualità comuni è un concetto enfatizzato anche da Antonini: “Queste vie di collegamento ci aiutano a superare divisioni e a costruire un futuro migliore per il nostro territorio, unendo fisicamente e simbolicamente le comunità”.
“La ciclovia che si estende lungo l’Adriatico – conclude Baldelli – è destinata a diventare un punto di riferimento per turisti e cittadini, offrendo un’esperienza unica che combina salute, ambiente ed economia. Il turista che raggiunge il territorio in bicicletta tende infatti a investire di più. Inoltre rafforziamo il concetto che Piceno è, e deve continuare a essere, la patria dell’accoglienza”.