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Gli studenti di Smerillo e Monfalcone in Picenambiente per scoprire il riciclo della plastica

Hanno scoperto l'importanza di allungare la vita dei nostri oggetti prima di disfarcene
Pubblicato il 23 Ottobre 2023

SPINETOLI.

Oggi gli studenti della scuola primaria e secondaria inferiore di Smerillo e Montefalcone, insieme agli insegnanti, hanno visitato il nuovo impianto per la preparazione al riutilizzo della plastica realizzato dalla società Picenambiente, il gestore dei servizi di raccolta dei rifiuti della vicina Provincia di Ascoli Piceno.

In primo luogo spieghiamo agli studenti che il riciclo della plastica è il processo di riciclaggio dei rifiuti con imballaggio in plastica, finalizzato al recupero dei materiali potenzialmente utili e quindi riutilizzabili nel processo produttivo.

Il responsabile dell’impianto ha illustrato il percorso delle plastiche all’interno dello stabilimento. Nelle prime fasi si prevede la separazione per dimensione e per tipologie, preparando così i rifiuti in plastica alle successive fasi del riciclaggio.

Naturalmente, ricordiamo che il primo passo per iniziare a riciclare la plastica è fare la raccolta differenziata. Questa fase è essenziale: meglio si fa la differenziata tanto più efficiente sarà il riciclo. I rifiuti vanno divisi perché questo è l’unico modo per riuscire a riciclarli. Quindi nell’impianto finisce tutto ciò che separiamo a casa e mettiamo nel mastello o cassonetto per la plastica, ad esempio bottiglie, flaconi di detersivo, vaschette di plastica, ecc.

Come cittadini è importante fare bene la differenziata per limitare i materiali estranei che arrivano all’impianto, perché abbassano la qualità dei materiali utili per il riciclo e danneggiano economicamente e praticamente la qualità del riciclo.

I ragazzi e gli insegnanti restano impressionati dall’enorme quantità di carta e plastica che viene trasformata in balle.

Il secondo passaggio è la selezione, che viene fatta in buona parte dalle macchine. I rifiuti sono smistati in base alla loro dimensione e uno scanner a infrarossi divide i diversi tipi di plastica – come PET, PVC o PE – e li separa usando dei getti di aria compressa.

Nei vari passaggi si recupera anche l’alluminio, che troviamo nella plastica perché vengono raccolti insieme.

Una volta tolta la frazione estranea tramite selezione meccanica e manuale, i rifiuti vengono imballati in grosse balle pronte per essere inviate al recupero.

Al termine della visita tutti i ragazzi commentano sulla necessità di riutilizzare e riparare, cercando di allungare la vita dei nostri oggetti prima di disfarcene, perché il riciclo rappresenta comunque un processo lungo che utilizza energia e acqua che invece potremmo dedicare a usi migliori.

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