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Giovanni Allevi torna in tv da Vespa: “Il mio futuro è un presente allargato”

L'artista ascolano ha parlato della sua famiglia e della filosofia: "Voglio ringraziare tutti i pazienti dell'Istituto dei Tumore che stanno vivendo questo percorso molto difficile"
Pubblicato il 6 Marzo 2024

Dopo Sanremo Giovanni Allevi torna in televisione, su Raiuno. E lo ha fatto nella trasmissione “Cinque Minuti” di Bruno Vespa. Con lui, l’artista ascolano, ha ripercorso gli ultimi durissimi anni che lo hanno visto combattere contro la malattia.

Malattia avvertita attraverso un forte mal di schiena che lo colse durante un concerto a Roma: “Il mal di schiena è partito a metà del concerto e ho detto che lo avrei annegato nella musica. Una frase forte, dura, non solo a livello spirituale ma anche a livello fisico. Perché quando c’è il pianoforte gran coda da concerto la mia energia viene assorbita come se il pianoforte fosse un materasso”.

Bruno Vespa ha sottolineato come la malattia abbia moltiplicato la gioia di vivere dell’artista: “Io adesso cerco dicolgiere dalla vita tutti i doni che mi offre – ha affermato Allevi -. Molto più di prima” e ha raccontato la genesi di panic, “una musica dolcissima che mi risuonava in testa durante il mio primo attacco di panico”.

La filosofia

L’artista ha parlato dell’importanza della filosofia: “A Sanremo – ha spiegato – ho citato Kant e sono stato contento di farlo perché quando ho affrontato l’esperienza della possibilità concreta della mia fine e del dolore fisico, l’immortalità dell’anima è tornata ad essere un nodo centrale dei miei pensieri. E mi sono fatto avvolgere dalle parole di Kant in quella splendida pagina sul finale della Critica della Ragion Pratica. Kant dice che ognuno di loro intuisce immediatamente che nella profondità del nostro essere c’è qualcosa di più grande, qualcosa di bello precedente alla nostra aggressività”.

Quindi ha parlato della sua famiglia: “Mio padre è stato per tanti anni il mio più grande detrattore – ha detto Allevi sorridendo -. Non voleva che facessi il compositore perché lui è un sostenitore della grande tradizione classica, del sinfonismo e vedeva il mio tentativo di scrivere della musica nuova come un sacrilegio”. Quindi la chiosa: “Il mio futuro? E’ un presente allargato. Non voglio spingermi troppo in avanti”. Quindi, con un pianoforte a coda, ha accennato “Tomorrow”, il brano che ha suonato a Sanremo prima di tornare in studio per “ringraziare i pazienti dell’Istituto dei Tumori di Milano e tutte le persone che stanno vivendo questo percorso molto difficile. Mi danno una grande forza”.

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