ASCOLI PICENO. Nella mattinata del 12 giugno 2024, ha avuto luogo presso la sala convegno del Comando Provinciale Carabinieri di Ascoli Piceno un’affollata assemblea sindacale al fine di accertare le condizioni operative degli uomini e delle donne dell’Arma dei Carabinieri, con il Segretario Generale Nazionale Antonio Nicolosi, il Segretario Generale Regionale Paolo Petracca e la presenza del Comandante Provinciale Col. Domenico Barone il quale ha presenziato e portato i suoi saluti.
A darne comunicazione è il Segretario Generale Provinciale di Ascoli Piceno Giovanni Palumbieri, il quale in nota afferma: “continuano a ritmi serrati le assemblee sindacali di UNARMA Asc; il fine è di informare, consultare e confrontarsi in stretta sinergia con la Segreteria Regionale e Nazionale, l’obiettivo è verificare le condizioni di lavoro delle donne e uomini dell’Arma dei Carabinieri in servizio nella provincia di Ascoli Piceno nel rigoroso rispetto del diritto a partecipare ad assemblee, sancito e regolato dalla Legge 46/2022”.
UNARMA ASC, il sindacato maggiormente rappresentativo nella Regione, esempio e riferimento di un sindacato dei diritti, dei valori e del progetto che intende garantire la tutela dei lavoratori attraverso un’azione ispirata ai principi ed alla cultura, ha avuto modo di rappresentare ai numerosi presenti, anche non iscritti, alcune problematiche che riguardano sia gli uffici dei vari Comandi centrali e periferici, con un occhio sempre attento a quegli operatori maggiormente impegnati nel controllo del territorio e dell’ordine pubblico.
L’assemblea ha aperto i lavori con l’intervento del Segretario Generale Nazionale Antonio Nicolosi, il quale intervenendo sul rinnovo del contratto, dichiara: “UNARMA reclama più risorse per restituire il potere d’acquisto agli stipendi dei Carabinieri, inesorabilmente schiacciati da un’inflazione imperante. E’ ciò che abbiamo denunciato con la massiccia mobilitazione del 7 giugno innanzi al Ministero della Difesa che ha dimostrato la forza e la solidarietà della nostra associazione sindacale. Continueremo a lottare con determinazione per garantire i diritti e la dignità dei nostri Carabinieri. Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ci ha ricevuto aprendo ad un confronto costruttivo sulla situazione attuale e per aver ascoltato le nostre istanze con attenzione e con la promessa di un prossimo incontro con la Premier Giorgia Meloni verosimilmente nel mese di luglio. Inoltre ci è stato assicurato che risponderanno alle istanze dei sindacati con lo studio di favorire risorse aggiuntive al contratto di lavoro insieme a fondi ad – ad hoc – relativi ai permessi sindacali per l’anno del 2025. Infine riguardo la nostra partecipazione ai decreti attuativi della legge 46/2022 si stanno ravvisando aperture” .
Le tematiche sulla promozione ed il controllo dell’attuazione dei principi di uguaglianza di opportunità e di non discriminazione tra uomini e donne nel mondo sono state illustrate dal Vice Segretario Regionale Giuseppe Palermo, il quale ha illustrato la struttura dell’Ufficio per il coordinamento delle donne e per le Pari Opportunità nell’ambito della Segreteria Regionale Marche, guidato sapientemente dalla responsabile Dr.ssa Floriana Casciabanca, il quale dopo un breve – excursus – storico e normativo sulla questione delle pari opportunità, ha esposto le funzioni dell’ufficio destinato al coordinamento delle donne e per le pari opportunità nell’ambito della Segreteria Regionale Unarma Asc Marche, il quale afferma: “questa nuova realtà nasce con lo scopo principale di promuovere, incoraggiare e sostenere tutto il personale femminile iscritto alla nostra associazione sindacale ed operante nella nostra regione nell’ambito di contesti lavorativi che limitino, in toto o in parte, la piena parità di trattamento ed uguaglianze lavorative tra uomo e donna. Questo significa garantire dunque l’equità, l’uguaglianza finanche la legalità in tutti gli aspetti in cui uomini e donne si trovano ad operare in un’Arma dei Carabinieri sempre in evoluzione, il che contribuisce a creare un contesto in cui ogni membro si sente rispettato e compreso”.
I procedimenti amministrativi legati ai benefici previdenziali ed assistenziali spettanti alle “vittime del dovere” sono stati illustrati dal Segretario Generale Regionale Paolo Petracca con particolare riguardo alle ultime novità sulle pronunce giurisprudenziali sull’odioso tema della “prescrizione” nonché la nuova piattaforma per il trattamento informatizzato delle istanze di riconoscimento dei benefici previdenziali ed assistenziali per le vittime del dovere a decorrere dal 1 marzo 2024. Una nota particolare è stata riservata ai provvedimenti medico-legali (riconoscimento della causa di servizio, Mod. C ecc.), il quale sottolinea: “dobbiamo intervenire operativamente per prevenire i principali rischi professionali cui è esposto il nostro personale, con particolare attenzione ai tanti colleghi che ogni giorno durante il servizio (ordine pubblico, controllo del territorio, ecc.) vengono aggrediti e feriti riportando gravi traumi e lesioni a cui conseguono anche lunghi periodi assenza dal servizio. Le violenze contro i colleghi appaiono purtroppo come normalità, sia che avvengano durante una manifestazione sportiva quanto che avvengano nelle piazze, e chiunque ne sia il responsabile. La prova di questa assurda assuefazione è che non si fa abbastanza per impedire questa barbarie, a cominciare dagli stadi dove servirebbero risposte di ben altra serietà”.
Il Segretario Regionale Carmine Alborino ha illustrato lo stato di avanzamento dei lavori propedeutici alla presentazione del ricorso circa le criticità riscontrate sulla corretta applicazione delle norme che regolano il TAG (Trattamento Alimentare Gratuito), ovvero per il riconoscimento del diritto alla percezione dei “buoni pasto” in relazione a tutti i turni per i quali è prevista la loro corresponsione, nonché per il diritto alla percezione delle somme derivanti dai buoni pasto non percepiti. Nello specifico, in data 14 maggio u.s. sono stati notificati, per mezzo di un noto ufficio legale del Foro di Macerata, gli atti di “diffida” alle corrispondenti Amministrazioni del Comando Legione Carabinieri Marche e Comando Regione Carabinieri Forestali.
Il Segretario Regionale Francesco Clemente ha illustrato alcune criticità sul tema della disabilità con particolare attenzione alla corretta applicazione della Legge 104/92, il quale ha dichiarato “il benessere del personale spesso viene lasciato isolato in balia degli eventi, in perenne attesa di poter soddisfare – oltre alle esigenze lavorative – anche le proprie esigenze familiari, con lo sguardo al cielo romano sperando che le motivazioni addotte per il proprio trasferimento temporaneo piuttosto che per quello definitivo avanzato ai sensi della L.104/’92 ovvero le proprie richieste di sussidio economico siano ben recepite e soprattutto accolte, ben consci che tempi duri esigono dure battaglie, da affrontare uniti e senza timori reverenziali ma contemperati con sacrosante richieste per ottenere legittimi diritti normativamente sanciti, ribattendo punto su punto a quelle circolari che dovessero entrare in contrasto con Legge e con le interpretazioni autentiche dei sui legiferatori e non dei suoi interpreti. La Legge va fatta rispettare … ancor prima con l’esempio … se non ci si batte per i propri diritti con quale forza si potranno difendere i diritti altrui?”
Conclude il Segretario Provinciale Generale di Ascoli Piceno Giovanni Palumbieri: “dopo essermi occupato, seppur per un breve periodo, come membro della rappresentanza militare dell’Arma dei carabinieri, ho sempre pensato di dover prescindere dal mio ruolo di appartenenza, cercando quindi di tutelare i colleghi di tutte le categorie e di tutti i gradi, dal primo dei Carabinieri al massimo dei dirigenti, senza alcuna distinzione, pur nella diversità delle relative esigenze. Ritengo, infatti, che per una Amministrazione come l’Arma le risorse umane costituiscono un valore assoluto e come tali meritano la massima attenzione, qualunque sia il ruolo, il grado, il profilo di impiego e le relative responsabilità. Ebbene, questo approccio non corporativo mi ha permesso di intraprendere l’avventura sindacale in UNARMA con il giusto spirito, nel rispetto del principio della intercategorialità della nostra organizzazione e di quella che io definisco la “trasversalità delle tutele sindacali”. La trasversalità delle tutele sindacali è indice di maturità e di consapevolezza del fatto che perseguire l’interesse generale è il primo passo per il soddisfacimento degli interessi dei singoli lavoratori, qualunque sia il ruolo ed il livello di responsabilità”.