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Nuove regole per gli incentivi alle comunità energetiche: proroga e ampliamento dei beneficiari

Il ministro Pichetto annuncia il rinvio della scadenza e l’ampliamento della platea dei comuni coinvolti. Arrigoni: «Quasi 2mila domande da gennaio»
Pubblicato il 6 Marzo 2025

Il governo interviene sulle regole per l’accesso agli incentivi a fondo perduto destinati agli impianti rinnovabili nelle comunità energetiche (Cer). Lo ha confermato il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, parlando alla cerimonia di apertura della fiera Key di Rimini, in programma fino al 7 marzo.



Tra le principali novità, la proroga della scadenza per la presentazione delle domande, spostata dal 31 marzo al 30 novembre. Il provvedimento è già stato firmato e consentirà un maggiore accesso ai fondi previsti dal Pnrr.

Un altro intervento riguarda l’aumento della soglia dimensionale dei comuni che possono ospitare gli impianti incentivati, passando da 5mila a 30mila abitanti. Inoltre, è stata ridefinita la platea dei beneficiari includendo consorzi ed enti di bonifica, inizialmente esclusi dal provvedimento. Un ulteriore stimolo allo sviluppo delle comunità energetiche arriva dall’introduzione dell’autoconsumo a distanza, come ha specificato il ministro.

Attualmente, il fondo perduto può coprire fino al 40% delle spese ammissibili e fino ad ora era riservato agli impianti realizzati in comuni con meno di 5mila abitanti. L’estensione della soglia permetterà di coinvolgere un numero maggiore di progetti, facilitando l’utilizzo dei 2,2 miliardi di euro disponibili, con l’obiettivo di raggiungere almeno 2 GW di capacità installata. Tuttavia, restano le preoccupazioni legate ai tempi di realizzazione, poiché i progetti legati al Pnrr devono essere conclusi entro metà 2026.

Il presidente del Gse, Paolo Arrigoni, ha fornito alcuni numeri aggiornati: da gennaio 2024 sono state presentate quasi 2mila domande per il contributo a fondo perduto, relative agli impianti nei comuni sotto i 5mila abitanti, mentre oltre 750 richieste riguardano la qualifica di comunità energetica, di cui circa 400 hanno già ottenuto l’approvazione.

Pichetto ha infine ribadito l’importanza di un mix energetico equilibrato per mantenere l’Italia competitiva a livello globale. Accanto alle rinnovabili, sarà necessario integrare fonti di continuità come gas e nucleare. Le principali associazioni del settore presenti al Key Energy Summit hanno sottolineato il ruolo centrale delle energie pulite, come solare ed eolico, per la riduzione del costo dell’energia. Restano però criticità da risolvere, tra cui la necessità di una maggiore certezza normativa, la riduzione dei tempi di autorizzazione e il miglioramento della rete elettrica. Su quest’ultimo aspetto, il ministro ha garantito che il governo sta lavorando per trovare soluzioni concrete.