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Nicolò Dondoni viaggia nei sapori. Vini Massetti: “enozioni” vista mare

Francesco Massetti mi ha regalato un grande momento di crescita personale ed oggi, a distanza di tempo, ho capito che i suoi vini sono ancor più emozionanti di quanto già pensassi, della prima volta
Pubblicato il 23 Settembre 2024
di Nicolò Dondoni
C’è qualcosa nell’aria, una brezza marina che accarezza le foglie, in attesa di veder brillare il nettare che viaggia inesorabile, verso nuovi orizzonti.




15 agosto, come se fosse domenica, un calice per due in compagnia di mio padre. Era da un bel po’ che non aprivo una bottiglia, a causa degli impegni sportivi ed oggi ho dedicato un pensiero ai suoi 59 anni, che verranno nei prossimi giorni, mentre sarò in ritiro.
Ho deciso di portarlo a due passi da casa, per ammirare il mare dall’alto, un sorso dopo l’altro. Forse il bello di questo mondo affascinante sta proprio nella sua capacità magica di proiettare verso luoghi, ricordi, emozioni.
Verso il primo incontro con Francesco, insieme al mio caro amico Andrea Romantini e Luca Calvaresi, in una delle cantine che mi hanno sorpreso di più, tra le tante visitate in questi anni. Una mattinata indelebile, in cui abbiamo avuto modo di percepire lo spessore professionale, dettato da una cura maniacale dei particolari ed anche, o forse soprattutto lo spessore umano di una persona schietta, che accoglie per sensibilizzare sul valore del suo territorio.
L’Abruzzo è un posto magico, a due passi dalle nostre Marche, da quel Piceno che sembra nascondersi e chissà poi perché, considerando il suo potenziale inespresso. Credo sia indispensabile prendersi per mano e raccontarsi le proprie storie, per crescere insieme e comprendere il significato del condividere un percorso parallelo, in cui il filo conduttore sta nella lealtà del riconoscere il valore di ogni diversità.
Ognuno a modo suo, che bel privilegio. Un calice di Trebbiano “Mezzo Pieno” a testa, per colmare le distanze, per sognare di far breccia nel cuore di appassionati e curiosi.
Non smettete mai di sorprendervi, di ciò che sarete in grado di fare, ma soprattutto non giudicate con superficialità un calice, etichetta o annata che sia, senza prima averne percepito sfumature intime, dettate da quei luoghi, dai profumi indelebili della cantina, dal sapore della vigna, dal valore della fatica quotidiana.
Francesco Massetti mi ha regalato un grande momento di crescita personale ed oggi, a distanza di tempo, ho capito che i suoi vini sono ancor più emozionanti di quanto già pensassi, della prima volta. Date valore ai vostri momenti, scegliendo le persone, ma anche l’entroterra ogni tanto, andando a trovare artigiani, in grado di creare presupposti d’arte su una tela diversa, ma non per questo meno importante.
C’è,
più di un cerasuolo. Poesia in bottiglia, in grado di rendere onore al sentimento, al senso socioculturale del vino, al suo contatto con il desiderio di non dare per scontato il valore di ciò che abbiamo a due passi da casa.
Colonnella e le sue vigne incastonate, in attesa della risposta della terra, al sole. A presto vini veri
Con lealtà. Niccolò
garofano
new edil
coal
jako
fiora
mani in pasta

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