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Monsampolo, Questione Natura tra i ragazzi dei centri estivi di Monsampolo. “Esperienza straordinaria”

Una delle prime iniziative organizzate è stata la raccolta delle erbe spontanee, un'escursione che ha portato i ragazzi a percorrere il lungofiume del Tronto, tra i Comuni di Monsampolo e Spinetoli
Pubblicato il 9 Settembre 2024

MONSAMPOLO. Nei centri estivi di Monsampolo del Tronto, organizzati dal centro aggregativo “Stelle a Colori” sotto la guida di Stefania Ciotti, si è svolta un’iniziativa volta a promuovere l’educazione civica e ambientale tra i giovani partecipanti. Roberto Cameli, presidente di Questione Natura APS, ha descritto l’iniziativa come «un viaggio civico-ambientale che ha arricchito tutti noi, un’occasione per insegnare a ragazzi e bimbi il valore della natura e del rispetto per il pianeta, attraverso la semplicità e la bellezza di condividere momenti preziosi insieme».




Le attività proposte durante questi centri estivi hanno offerto ai partecipanti l’opportunità di immergersi nella natura, esplorando il territorio locale e riscoprendo le risorse naturali offerte dalla terra. Una delle prime iniziative organizzate è stata la raccolta delle erbe spontanee, un’escursione che ha portato i ragazzi a percorrere il lungofiume del Tronto, tra i Comuni di Monsampolo e Spinetoli. Come racconta Cameli, «siamo partiti dall’Abbazia di San Mauro e passeggiando sul lungofiume del Tronto, abbiamo scoperto un universo di piante: Camomilla, Borragine, Calendula, Tarassaco, Finocchio Selvatico, Cipolle e Agli Spontanei, e chi più ne ha più ne metta… un vero trionfo di biodiversità!». Durante questa esperienza, i giovani partecipanti hanno appreso a distinguere le piante commestibili da quelle che non lo sono, e hanno scoperto quanto sia divertente e rigenerante stare all’aria aperta, in diretto contatto con la natura.

Un’altra esperienza significativa è stata il percorso olfattivo, concepito per stimolare i sensi dei partecipanti. Cameli ha descritto questa attività dicendo che «seduti all’ombra dei nostri amici alberi, siamo partiti per un viaggio sensoriale che ha stimolato la vista, il tatto, ma soprattutto l’olfatto». Sotto la guida di Marina Iride Ricci, i ragazzi hanno imparato a riconoscere piante aromatiche come Ruta, Lavanda, Rosmarino e Liquirizia, e con queste hanno creato le “Farfalle Odorose”, oggetti creativi e profumati che possono essere utilizzati in casa. «Grazie al supporto e all’ispirazione della straordinaria Marina Iride Ricci, abbiamo realizzato le ‘Farfalle Odorose’, un progetto tanto creativo quanto educativo», ha spiegato Cameli.

L’iniziativa ha avuto anche un’importante componente di educazione alla sostenibilità. Cameli ha voluto ringraziare chi ha reso possibile il progetto: «Ringraziamo vivamente Stefania Ciotti per la splendida sinergia e tutti gli educatori che ci hanno accompagnato in questa avventura. Un ringraziamento speciale va anche a Roberta Mariani, che è stata sempre al nostro fianco». Ma il grazie più grande, secondo Cameli, va ai giovani: «Sono loro il cuore pulsante di queste iniziative, la speranza per un futuro più verde e consapevole».

L’intera esperienza, secondo Cameli, è stata «un’esperienza unica, formativa, e al contempo piena di gioia», dimostrando come le attività all’aperto possano essere non solo educative, ma anche un modo per costruire legami forti con l’ambiente e tra le persone.