Come ormai da diversi anni la Cri di Ascoli ha attivato il servizio bici . La solidarietà corre sulle 2 ruote da 15 luglio al 20 agosto Quest’anno i volontari impegnati in questa iniziativa dovranno attenersi alle nuove regole del distanziamento sociale ma arrivano sempre prima seppur non indossano la maglia rosa. Sempre più vicini alle persone nel progetto nato in seguito al covid 19 , denominato il tempi della gentilezza «L’obiettivo generale è quello di creare un servizio di assistenza sanitaria innovativo ed ecosostenibile – ha spiegato Cristiana Biancucci presidente del Comitato CRI di Ascoli Piceno – e nello specifico, il servizio, andrà a migliorare il soccorso rendendolo più tempestivo. Con l’ausilio della bicicletta si possono raggiungere luoghi prima impensabili con un automezzo, come ad esempio le piazze affollate e le nostre rue. Grande soddisfazione da parte della popolazione anziana che ogni giorno, attende l’arrivo dei soccorritori in bici (foto) anche solo per misurare la pressione o scambiare due chiacchiere.
Un servizio dal triplo risvolto sociale, sanitario ed ambientale in quanto il soccorso arriva su 2 ruote senza emissioni di CO2. «Prima di tutto è giusto ringraziare, i volontari della CRI che ogni giorno si alternano in questa attività importante per la città e chi ci ha dato la possibilità reale di svolgere il servizio. Con questo progetto il Comitato CRI di Ascoli Piceno – dice la Presidente Biancucci, si adegua in modo propositivo anche alla trasformazione della città nella sua vita di tutti i giorni. Siamo convinti della bontà di questa iniziativa che va a vantaggio dei cittadini e della salvaguardia della loro salute».
Il progetto CRI in bici è un idea che nasce dall’esperienza della “London Bicycle Ambulance”, soccorso su due ruote attivo da oltre 10 anni nella capitale inglese. Diffuso, poi, in varie città italiane, in quanto si è rivelato un importante mezzo di soccorso negli interventi rapidi di rianimazione del paziente in attesa dell’arrivo dell’ambulanza e diminuendo, così, del 25% i decessi per infarto.Il presidente della repubblica ha affernato che la “professionalità degli operatori della croce rossa e la loro generosità sono diventati uno straordinario patrimonio per il nostro paese e per il mondo intero. Abbiamo il dovere di testimoniare ancora questo valori, affinché possano essere trasmessi alle generazioni più giovani . La solidarietà è cultura è scuola di vita : rende migliore una comunità e restituisce molto di più alle persone del sacrificio che è stato donato” – La Croce Rossa è un’ istituzione – dice la Presidente Biancucci che supporta le fragilità del territorio svolgendo un ruolo fondamentale nel tessuto sociale troppo spesso smagliato e si impegna da anni a costruire una comunità resiliente.