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Altidona tra i comuni vincitori della Bandiera Verde Agricoltura

A Campidoglio la cerimonia di consegna del premio promosso da Cia-Agricoltori Italiani, giunto alla XVIII edizione
Pubblicato il 8 Luglio 2021

Grazie alla presenza di importanti e virtuose aziende agricole e coltivazioni Altidona è tra i vincitori della Bandiera Verde Agricoltura 2020, premio nazionale promosso da Cia Agricoltori italiani. Giunto alla XVIII edizione, la cerimonia di consegna del vessillo, rimandata lo scorso anno per le restrizioni dovute al Covid, si è svolta nei giorni scorsi a Roma presso la Protomoteca del Campidoglio. «Questa Bandiera Verde Agricoltura – fanno sapere dalla Cia Agricoltori provinciale di Ascoli, Fermo e Macerata – rappresenta per Altidona il riconoscimento di un percorso pianificatorio e progettuale avviato da più di un decennio nella Valle dell’Aso. Numerosi, infatti, i progetti che prevedono investimenti riguardanti la valorizzazione del patrimonio storico, ambientale, culturale e certamente agricolo e rurale».

In particolare il territorio di Altidona è inserito nella media e bassa Valdaso, un territorio vario ed eterogeneo che si estende lungo il corso del fiume Aso che scorre dalle sorgenti nel cuore dei monti Sibillini, fino al mare e rappresenta il vero elemento identitario. La particolare conformazione della sua stretta Valle ne fa infatti un unicum dal punto di vista paesaggistico.

Tra questi “Cucina a regola d’arte” il festival enogastronomico che mira a sensibilizzare turisti e residenti sul tema del riconoscimento dei prodotti tipici locali come bene culturale e a promuovere turisticamente il territorio. Ma anche “Filiera ortofrutta Valdaso” per la commercializzazione dell’ortofrutta certificata e il progetto di “Cooperazione interterritoriale Valdaso” con una serie di azioni volte alla realizzazione del Distretto Rurale della Valdaso e all’avvio di un modello GIS Turistico della stessa Valle che puntano decisi alla valorizzazione della qualità e competitività delle produzioni agricole locali. E poi l’ “Ecomuseo della Valle dell’Aso e delle sue identità”, gli Accordi agroambientali a difesa del suolo e delle acque, fino ai numerosi riconoscimenti ottenuti sul fronte della gestione eco-sostenibile del ciclo dei rifiuti.

«In questi mesi caratterizzati dalla pandemia – dichiara il direttore della Cia provinciale Massimo Sandroni – gli agricoltori hanno portato avanti le loro aziende agricole con grande spirito di sacrificio, dimostrando tenacia e resilienza. Questo premio, dunque, conferma come non bisogna mai smettere di credere nelle proprie passione, riuscendo a raggiungere importanti risultati. Un riconoscimento che condividiamo con tutti gli agricoltori che non hanno mai smesso di credere nel loro lavoro, anche nei momenti più difficili».

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