Il mondo automobilistico e motociclistico, negli ultimi anni, è cambiato in modo significativo. Molti consumatori stanno osservando con maggiore interesse il mercato dell’usato, cercando buone opportunità di risparmio e contribuendo alla crescita di questo settore. Per tanti acquirenti, però, optare per un mezzo di seconda mano non è semplice: da un lato, perché questa scelta richiede maggiore attenzione e buona capacità di valutare le condizioni generali dell’auto o della moto, dall’altro perché le ansie e le preoccupazioni tendono a essere maggiori. Per tutti gli automobilisti e motociclisti, però, esiste una preziosa risorsa come Ovoko, piattaforma dedicata al mercato dei ricambi di seconda mano e ormai sempre più popolare per l’ampiezza del suo catalogo che comprende ricambi Volkswagen, BMW, Honda per esempio, e la qualità di un servizio che comprende anche prezioso materiale informativo. In questo articolo, a proposito, vediamo cosa fare quando si sceglie una moto usata.
Verificare l’aspetto generale
Una delle prime cose da fare riguarda una profonda e attenta ispezione dell’aspetto generale. Forse anche più che per una moto, l’aspetto generale, e quindi l’estetica, ha un peso fondamentale nella scelta, perché una moto pulita, ordinata e ben tenuta è decisamente più attrattiva. Naturalmente, la scelta su quello che è accettabile sul piano estetico riguarda solamente l’acquirente, ma è bene che il venditore fornisca quante più informazioni possibile sulla moto e la sua storia. In alcuni casi, può essere accettabile scendere a compromessi e a lasciar correre su certi difetti esteriori, ma la cosa fondamentale è ispezionare con cura i punti stretti e la pulizia, perché l’incuria può contribuire a determinare problemi. Per le moto con carena in plastica, è fondamentale controllare i punti di contatto col telaio, perché sono fra i primi a danneggiarsi.
Controllare l’impianto di scarico
Lo scarico è fra le primissime parti da controllare quando si sceglie di acquistare una moto usata. Per una corretta ispezione, è preferibile che la moto sia fredda, e quindi non precedentemente accesa, perché i motori caldi sono in grado di avviarsi più facilmente e non permettono di verificare che lo scarico sia montato saldamente. Il sistema di scarico della moto è sollecitato dalle vibrazioni del motore e, col tempo, può danneggiarsi. Attenzione, dunque, a eventuali perdite in fase di accensione: la maggior parte di esse si verifica nel punto di collegamento del collettore col motore e, spesso, genera anche rumori piuttosto riconoscibili. Gli esperti consigliano di ispezionare lo scarico dal basso, da sdraiati, per controllare eventuali ammaccature e segni di usura.
Anche il telaio va monitorato con attenzione
Quando ci si sdraia per controllare lo stato di salute dello scarico, è buona prassi dare un’occhiata anche al telaio alla ricerca di graffi, ammaccature e crepe che possono essere risultato di incidenti o danni passati. Ma non tutto è visibile a occhio nudo, per cui gli esperti di moto consigliano di effettuare l’ispezione anche con il tatto. In particolare, i cuscinetti dello sterzo sono una parte fondamentale della moto: per controllarne lo stato, si può tenere la leva del freno anteriore premuta e poi muovere la moto avanti e indietro. Quando si avvertono suoni simili a dei “clic” o movimenti, significa che i cuscinetti della testa dello sterzo sono consumati o allentati. Se i fermi dello sterzo sul collo del telaio sono piegati o arrugginiti, è altamente probabile che quella moto sia stata coinvolta in incidenti in precedenza.
Step successivo: i freni e la frizione
Anche queste due parti della moto devono essere controllate prima di acquistare. Se la frizione sembra troppo lenta, non c’è nessun problema: questa caratteristica è facilmente regolabile, ma l’importante è che la frizione sia fluida e offra scarsa resistenza quando è inserita la prima marcia. Quando questo non accade, è probabile che il livello di usura sia piuttosto alto. Anche la leva del freno dovrebbe funzionare senza intoppi, permettendo alla moto di frenare senza rumore e in distanze non troppo lunghe. La leva stessa dovrebbe essere in grado di rientrare nella posizione naturale in modo fluido, ma eventuali rumori o vibrazioni possono suggerire la presenza di alcuni problemi.
Ispezionare forcella e catena
Anche la forcella del mezzo a due ruote deve tornare in posizione lentamente e silenziosamente quando si sale in sella e si spinge sulla parte anteriore. Quando si ascoltano forti rumori, il segnale non è positivo: la sporcizia e la ruggine possono creare problemi. La catena di trasmissione, invece, deve essere ben tesa e non allungarsi oltre la metà del pignone perché, in caso contrario, deve essere necessariamente sostituita. Allo stesso modo, la pulizia della zona interna della catena è fondamentale per evitare qualsiasi tipo di problema e rallentare l’incedere naturale dell’usura.
Pneumatici, ruote e non solo
Come per tutti i mezzi, le ruote e gli pneumatici devono essere controllati con grande attenzione. Bisogna, quindi, prestare attenzione a eventuali punti piatti sugli pneumatici: potrebbero essere indice di un’abitudine a frenate brusche e slittamenti. Le vibrazioni e i rumori troppo forti possono segnalare problemi e usura agli pneumatici, ma attenzione anche a eventuali deformità delle ruote. Non bisogna, però, sottovalutare nulla: il serbatoio del carburante, per esempio, può contenere un carburante troppo scuro, e quindi invecchiato, oppure detriti e ruggine, mentre il liquido di raffreddamento dovrebbe essere verdastro e avere un odore dolce. Se il colore tende al marrone, la ruggine o l’olio sono entrati nel motore. Infine, uno sguardo ai fari, sia in modalità abbagliante che normale.