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Monsampolo, l’ex comandante dei carabinieri condannato per concussione

Tre episodi distinti tra il 2014 e il 2015. La prescrizione ha fatto cadere gli altri capi d'accusa
Pubblicato il 10 Aprile 2025




MONSAMPOLO DEL TRONTO. L’ex comandante della stazione dei carabinieri di Monsampolo, è stato condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione per concussione. Secondo il tribunale il militare avrebbe chiesto denaro e regali a commercianti della zona per evitare controlli amministrativi, approfittando del proprio ruolo istituzionale.

Il collegio giudicante — composto dalla presidente Alessandra Panichi e dai giudici Angela Miccoli e Domizia Proietti — lo ha però assolto da altri reati, tra cui falso ideologico, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio e omissione d’atti d’ufficio, in quanto prescritti.

Tre i casi contestati: il primo risale al luglio 2014, quando durante un controllo dell’Asur in una ditta cinese, l’e’x comandante avrebbe chiesto 500 euro per evitare il sequestro del laboratorio. Tre mesi più tardi, a seguito di un nuovo sopralluogo, avrebbe preteso altri 200 euro per “risolvere” la situazione. Un terzo episodio coinvolge invece un commerciante che ha denunciato di essere stato costretto a consegnare generi alimentari al comandante.

Anche per altri coinvolti nel procedimento, la prescrizione ha giocato un ruolo determinante. È stato dichiarato prescritto il reato per due imputati cinesi, Naiqi Dong e Guohua Hu. A Dong era contestato un tentato favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, mentre Hu era accusato di favoreggiamento.