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Scuola, confronto tra Regione e Province su linee guida e accorpamenti

L’incontro si è svolto ad Ancona tra vertici istituzionali. Paolini: «Serve una concertazione vera sui territori»
Pubblicato il 19 Aprile 2025




SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Un confronto atteso da tempo quello che si è tenuto tra Regione Marche e Unione delle Province, incentrato sulla programmazione scolastica. L’assessora regionale all’Istruzione, Chiara Biondi, ha accolto la richiesta dell’Upi Marche per un incontro urgente, finalizzato ad affrontare le criticità relative a dimensionamenti, accorpamenti e organizzazione della rete scolastica.

Attorno al tavolo di Palazzo Raffaello, oltre a Biondi, erano presenti il presidente di Upi Marche, Giuseppe Paolini, il consigliere delegato all’Istruzione Oriano Giovanelli, i presidenti delle Province di Ancona, Macerata e Fermo, rispettivamente Daniele Carnevali, Sandro Parcaroli e Michele Ortenzi, assieme a vari rappresentanti istituzionali delle altre Province marchigiane e alla direttrice dell’Ufficio scolastico regionale, Donatella D’Amico.

Tra i temi affrontati, la necessità di nuove linee guida e indirizzi aggiornati, la difesa del ruolo delle Province nella gestione delle politiche scolastiche e soprattutto la tutela delle Aree Interne, fortemente penalizzate dalle recenti operazioni di accorpamento.

«Come Upi e come Province riteniamo che questo sia un importante momento di confronto che avevamo chiesto da tempo per mettere in atto una più stretta collaborazione tra Province e Regione, nel rispetto istituzionale e del territorio» ha dichiarato Paolini, che ha aggiunto: «Chiediamo che le Province non vengano scavalcate, anche quando si tratta di affrontare temi relativi alla scuola…».

Oriano Giovanelli ha ribadito l’urgenza di un aggiornamento normativo: «Le linee guida sono scadute». Sulla stessa linea anche il presidente della Provincia di Ancona, Daniele Carnevali, che ha sottolineato l’esigenza di tempi certi e condivisi nella redazione degli atti futuri: «Come Province chiediamo di poter partecipare alla stesura di questi atti e di procedere con tempi certi e serrati».

Il confronto si è poi spostato sul nodo centrale del dimensionamento scolastico, dove l’Upi ha ribadito l’importanza della preservazione delle scuole nei territori interni, da non penalizzare con ulteriori tagli o accorpamenti.

Paolini ha rimarcato: «La tutela delle Aree Interne», mentre Giovanelli ha rilanciato: «Si abbandoni l’idea del dimensionamento nelle zone dell’entroterra e ci si concentri nelle aree urbane…». Ha poi lanciato un monito: «Il proliferare dei ricorsi al Tar rispetto alle delibere regionali segnala che il meccanismo messo in moto dai provvedimenti ministeriali è arrivato al capolinea».

Infine, la richiesta alla Regione: farsi portavoce presso la Conferenza Stato-Regioni per rivedere una strategia che rischia di acuire disparità territoriali e creare disagi crescenti per studenti e famiglie.