SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Il Movimento 5 Stelle delle Marche ha ribadito la propria strategia in vista delle prossime elezioni regionali, sottolineando la necessità di costruire una coalizione progressista, ma solo dopo aver definito un programma condiviso. La linea, confermata durante l’assemblea regionale di ieri sera, è la stessa sancita dall’Assemblea Costituente del Movimento: prima le idee, poi le alleanze.
«Il percorso del Movimento 5 Stelle delle Marche per le prossime elezioni regionali, in linea con gli esiti dell’Assemblea Costituente, prevede la ricerca di una coalizione progressista, credibile alternativa per porre fine ai danni dell’amministrazione guidata da Acquaroli, innanzitutto sulla base di un accordo sulle azioni necessarie per ridare un futuro alla nostra Regione», si legge nella nota diffusa dal M5S Marche.
Il coordinatore Giorgio Fede, tirando le somme dell’assemblea, ha spiegato che il Movimento sta lavorando su un programma costruito attraverso un percorso dal basso, che coinvolge consiglieri regionali, coordinatori, gruppi territoriali e iscritti, oltre a esperti della società civile. «Il frutto di questo lavoro sarà discusso nei tavoli di confronto con le altre forze politiche», ha aggiunto Fede, sottolineando che il primo passo sarà proprio la definizione di una coalizione credibile e solida.
Il modello a cui il M5S guarda è quello dell’Umbria, dove una coalizione unita ha portato a risultati positivi, mentre il caso della Liguria viene citato come esempio di ciò che non ha funzionato.
Una volta definito il programma condiviso, si passerà alla delineazione del perimetro della coalizione, coinvolgendo quelle forze politiche che si saranno trovate d’accordo sulle priorità per i marchigiani. Solo dopo si affronterà il tema del candidato presidente, che dovrà essere espressione dell’accordo programmatico e rappresentare una garanzia per tutti i soggetti coinvolti.
«Non siamo disponibili ad avviare la discussione su qualcosa che non siano i punti programmatici. Sappiamo che non è un percorso facile, ma siamo convinti che sia l’unico possibile per un futuro migliore per le Marche», ha concluso Fede.