ANCONA. L’ufficio armi della Questura di Ancona ha proceduto, dall’inizio dell’anno, alla rottamazione di 675 tra fucili e pistole che erano detenute da persone prive di certificazione medica.
L’operazione è frutto di un’attenta verifica sulla regolarità della detenzione, in conformità con quanto previsto dal Decreto Legislativo 104 del 2018.
Secondo la Questura, la normativa impone ai detentori di fornire un certificato che attesti l’idoneità psicofisica al possesso di armi. La mancata presentazione di tale documento può portare a provvedimenti restrittivi da parte del Prefetto, che può vietare la detenzione ai sensi dell’articolo 39 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.
Nei giorni scorsi, molti cittadini di Ancona hanno ricevuto una raccomandata con richiesta urgente di presentare la certificazione scaduta, pena la possibile revoca del permesso e il ritiro delle armi. L’ufficio armi ha sottolineato l’importanza di monitorare attentamente la scadenza del certificato per motivi di sicurezza pubblica e per evitare conseguenze legali.
Tra le armi recentemente distrutte vi sono anche quelle appartenenti a persone coinvolte in liti condominiali e dissidi, episodi che avevano richiesto l’intervento della Polizia di Stato. Un segnale chiaro da parte delle autorità, che continuano a rafforzare il controllo sulla sicurezza nel territorio.