TOLENTINO. Un gesto estremo. A distanza di una settimana dalla precedente protesta, due operai egiziani, padre e figlio di 52 e 19 anni, hanno scelto nuovamente la via della disperazione: questa mattina, alle 9.30, si sono arrampicati su una gru in un cantiere edile di Tolentino, minacciando di gettarsi nel vuoto. I due lamentavano l’assenza di pagamenti che arretrati per i lavori svolti per conto di due imprese.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri della Stazione di Belforte del Chienti, i vigili del fuoco e la polizia locale. Dopo un primo tentativo di mediazione, il 52enne ha accettato di scendere, mentre il figlio ha continuato a opporsi, minacciando gesti estremi se qualcuno si fosse avvicinato. Le forze dell’ordine hanno quindi avviato un dialogo con il padre per trovare una soluzione concreta.
Fondamentale è stato l’intervento del personale specializzato nella negoziazione del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Macerata. Dopo momenti di alta tensione, i due hanno deciso di scendere spontaneamente. Entrambi gli operai hanno rifiutato l’assistenza medica offerta dal personale sanitario del 118 presente sul posto.