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Marco Rizzo contro la globalizzazione: «Ha impoverito l’Italia e le Marche»

Al Forum di Fabriano sul declino produttivo, si alza la voce contro delocalizzazione e politiche europee
Pubblicato il 18 Maggio 2025



FABRIANO. A Fabriano si è svolto il primo Forum contro la delocalizzazione e la desertificazione produttiva, che ha riunito esponenti del lavoro dipendente, professionisti e commercianti. L’incontro, ospitato sabato 17 maggio nella Sala Ubaldi, ha visto anche il contributo – seppur da remoto – di Marco Rizzo, che ha voluto inviare un messaggio carico di denuncia.

«Saluto gli amici marchigiani e mi dispiaccio di non poter essere accanto a loro in un’assemblea che approfondisce un tema importantissimo: la centralità del lavoro contro la finanza», ha affermato Rizzo. Nel mirino la globalizzazione e l’erosione del tessuto produttivo locale, in particolare la piccola e media impresa.

«La piccola e media impresa che nelle Marche è un nodo fondamentale, viene erosa dalla globalizzazione, che va nella direzione del piccolo mangiato dal grande e dal grandissimo», ha sottolineato. Secondo Rizzo, negli ultimi trent’anni, questo processo ha comportato una perdita di sovranità, il crollo dei salari e l’impoverimento delle eccellenze locali.

«L’economia va male principalmente per le assurde regole di Bruxelles e per una globalizzazione selvaggia trentennale, non per i dazi», ha aggiunto, prendendo di mira le politiche europeiste. Ha anche citato il caso delle etichette sul vino, che secondo lui danneggiano i produttori italiani.

Durante il forum è intervenuto anche Andrea Loccioni, coordinatore di Democrazia Sovrana e Popolare Ancona, che ha dipinto un quadro cupo della realtà fabrianese: «Della vecchia Fabriano resistono solo alcune grandi aziende e qualche piccola impresa, ma in un contesto di profonda depressione e crisi d’identità». Loccioni ha lanciato l’appello per una nuova alleanza tra produttori, lavoratori e ceto medio impoverito, come risposta concreta all’immobilismo politico.

Non meno critico Fabio Pasquinelli, avvocato esperto di diritto dell’economia e del lavoro, che ha individuato nella politica degli ultimi trent’anni le cause della crisi produttiva: «La morte dell’impresa italiana a favore di quella straniera è sorta per ragioni politiche. L’UE e l’imposizione delle privatizzazioni hanno impedito la difesa del nostro sistema produttivo».

Tra i presenti anche Mauro Bertolozzi, presidente dell’Associazione Commercianti Fabriano in Centro, a rappresentare il mondo del commercio locale colpito dalle stesse dinamiche.