MACERATA. Dopo sette anni di detenzione, Luca Traini ha ottenuto la libertà con affidamento ai servizi sociali. Il 35enne di Tolentino era stato condannato a 12 anni di reclusione per strage aggravata dall’odio razziale, dopo aver ferito sei migranti di origine africana sparando per le strade di Macerata il 3 febbraio 2018.
Traini agì subito dopo l’omicidio di Pamela Mastropietro, la giovane romana uccisa e fatta a pezzi pochi giorni prima, e mise in relazione il suo gesto con quel crimine.
Il Tribunale di sorveglianza ha deciso di concedergli la scarcerazione, accogliendo l’istanza presentata dal suo legale, Sergio Del Medico. I giudici hanno riconosciuto un percorso di “revisione critica” della sua condotta, ritenendo che Traini abbia preso coscienza della gravità del suo gesto e del dolore provocato.
Negli ultimi due anni, il 35enne ha avuto la possibilità di lavorare presso un’azienda agricola nei pressi del carcere di Barcaglione, una struttura a custodia attenuata, occupandosi della pastorizia. Durante la detenzione ha anche frequentato diversi corsi e partecipato a una gara di poesia.
Oggi, poco dopo le 13, è stato ufficialmente scarcerato e tornerà a vivere a Tolentino. Secondo quanto emerso, avrebbe già trovato un’occupazione e avrebbe manifestato l’intenzione di risarcire le vittime del reato.