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Le Marche protagoniste alla Bit di Milano: i teatri storici verso l’UNESCO

Alla fiera internazionale del turismo, la regione ha celebrato il riconoscimento dei suoi teatri storici, in corsa per entrare nella prestigiosa Lista del Patrimonio Mondiale
Pubblicato il 9 Febbraio 2025

MILANO. Alla Bit di Milano, le Marche hanno scelto di puntare i riflettori sui loro teatri storici, recentemente selezionati come candidatura ufficiale dell’Italia alla Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. Un traguardo di grande prestigio, che testimonia il valore culturale e architettonico di queste strutture.



L’assessore regionale alla Cultura, Chiara Biondi, ha espresso soddisfazione per il riconoscimento ottenuto: «Abbiamo già raggiunto un traguardo significativo. Un risultato tutt’altro che scontato, reso possibile grazie al lavoro straordinario svolto dagli uffici regionali, in stretta collaborazione e con il supporto del Ministero della Cultura. Un impegno che ha visto il coinvolgimento diretto dei veri protagonisti di questa candidatura: i sessantadue teatri iscritti nella tentative list».

L’attenzione della Regione si concentra su una doppia strategia di valorizzazione della rete teatrale. «Da un lato – ha spiegato Biondi – abbiamo stanziato 4 milioni di euro dal fondo di rotazione per interventi fondamentali, come l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico. Dall’altro, abbiamo avviato una strategia integrata per promuovere questi autentici gioielli architettonici e culturali».

Tra le iniziative in programma, la creazione di un logo distintivo per identificare la rete, la produzione di materiale fotografico di alta qualità, la realizzazione di un sito dedicato e una serie di eventi per diffondere la conoscenza di questo patrimonio unico.

L’assessore ha poi concluso evidenziando il valore di questi luoghi per l’intero territorio: «I teatri storici delle Marche rappresentano un patrimonio identitario di inestimabile valore. Accogliamo questo traguardo con entusiasmo, vedendolo come un segnale di buon auspicio per uno sviluppo continuo e sostenibile del nostro territorio, non solo dal punto di vista culturale ma anche turistico ed economico».