A pochi giorni dall’inaugurazione della 57ª edizione di Vinitaly, in programma a Veronafiere dal 6 al 9 aprile, le Marche si preparano a presentarsi con numeri importanti e una strategia ben definita. Saranno 111 le aziende vitivinicole regionali presenti, di cui 53 all’interno della collettiva organizzata dalla Regione: 43 aderenti all’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (IMT) e 10 al Consorzio Tutela Vini Piceni.
Il padiglione 7 (stand C6-C9) sarà il cuore pulsante della presenza marchigiana, con oltre 1.000 metri quadrati di superficie espositiva. Un’area che ospiterà anche la “Terrazza Marche”, uno spazio di 360 metri quadrati con 215 etichette in degustazione libera.
«Vinitaly rappresenta una straordinaria vetrina per la nostra regione e per le sue eccellenze enologiche – commenta il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli –. Il settore vitivinicolo marchigiano non è solo un motore economico strategico, ma anche un ambasciatore del nostro territorio e della nostra cultura».
La qualità certificata e l’enoturismo saranno i punti cardine dell’offerta regionale. Lo evidenzia l’assessore all’Agricoltura Andrea Maria Antonini: «In una fase particolarmente delicata per il comparto, fra l’incognita dei dazi Usa e incertezze geopolitiche, le Marche del vino partiranno dai grandi punti di forza che possono esibire». Tra questi, 21 Indicazioni Geografiche, una forte vocazione al biologico e strategie mirate per l’incoming turistico.
In ottica export, la Regione ha stanziato oltre 7 milioni di euro nell’ambito dell’Ocm vitivinicolo per il biennio 2024-2025, puntando a mercati chiave come Stati Uniti, Canada, Sud Est Asiatico, Cina, Giappone, Singapore, Regno Unito e Svizzera. Nel 2023 l’export ha toccato i 59 milioni di euro.
Il settore nelle Marche conta 14.000 aziende agricole su 18.000 ettari di vigneti, con 660 ettari di nuovi impianti e investimenti oltre i 55 milioni di euro tra il 2020 e il 2024. Le produzioni Dop e Igp sfiorano il 76% del totale, e nel 2024 si prevede un ritorno alla quota di 700.000 ettolitri, dopo un 2023 colpito dal maltempo.
Sul fronte biologico, le Marche si confermano in controtendenza rispetto al dato nazionale. Gli ettari vitati bio sono saliti a 7.317, con un’incidenza del 53% sul totale dei vigneti regionali, la più alta d’Italia.
Durante i quattro giorni della manifestazione, il padiglione 7 ospiterà una fitta agenda di eventi e degustazioni. Tra i momenti clou, il brindisi inaugurale (domenica 6 aprile ore 13), seguito dal convegno su “Genetica e biotecnologie” (ore 15) e dalla degustazione dedicata all’Igt Marche Rosso (Grenache) (ore 16).
Lunedì 7 aprile sarà la volta dei 40 anni della Lacrima di Morro d’Alba (ore 10), della presentazione del “Premio Etichetta d’Oro” (ore 12) e del convegno sull’Agricoltura sociale (ore 14). In chiusura di giornata, una verticale guidata dell’azienda Monte Coriolano.
Martedì 8 aprile, spazio alle degustazioni professionali organizzate dai consorzi IMT e Vini Piceni, con sessioni distribuite per tutta la giornata. Mercoledì 9 aprile, infine, focus su export e formazione, con un approfondimento dell’IMT e un incontro tra studenti di enologia e operatori del settore.