mercoledì 19 Marzo 2025
Ultimo aggiornamento 19:27
mercoledì 19 Marzo 2025
Ultimo aggiornamento 19:27
Cerca

Intervento di chirurgia toracica eseguito su un paziente sveglio. Innovativa operazione all’ospedale di Pesaro

Un’operazione delicata su un paziente in condizioni critiche ha evitato i rischi dell’anestesia generale. I medici: «Scelta necessaria per ridurre le complicanze»
Pubblicato il 21 Febbraio 2025

PESARO. L’ospedale San Salvatore di Pesaro ha portato a termine con successo un delicato intervento di chirurgia toracica su un paziente sveglio, dimostrandosi ancora una volta un centro d’eccellenza nel campo delle tecniche chirurgiche innovative.



L’operazione ha riguardato un paziente anziano in condizioni critiche, affetto da una grave infezione polmonare e pleurica che ne metteva a rischio la vita.

A causa delle sue precarie condizioni respiratorie, un’anestesia tradizionale con intubazione avrebbe comportato rischi elevatissimi di complicanze e la necessità di una lunga rianimazione. Per questo motivo, l’équipe medica ha scelto una tecnica innovativa: l’intervento è stato eseguito con il paziente sveglio, grazie a un blocco selettivo dei nervi della gabbia toracica.

Questa procedura, relativamente recente, ha consentito di operare senza addormentare il paziente, permettendogli un recupero immediato con il ritorno nel reparto di degenza e l’avvio della riabilitazione.

Il direttore generale dell’Azienda sanitaria territoriale (Ast) di Pesaro-Urbino, Alberto Carelli, ha sottolineato come «l’invecchiamento della popolazione italiana ponga nuove sfide per i sanitari, in particolare per i chirurghi, che si trovano ad affrontare patologie gravi in pazienti anziani. In questo caso, l’approccio tradizionale sarebbe stato troppo rischioso».

Sulla stessa linea, il direttore della chirurgia generale, Alberto Patriti, ha evidenziato l’eccezionalità dell’intervento: «Operazioni di questo tipo, su pazienti svegli, sono ancora poco frequenti e richiedono una grande preparazione da parte di anestesisti, pneumologi e chirurghi. Il successo di questo intervento testimonia l’alto livello di specializzazione e coordinazione raggiunto dall’ospedale».

L’operazione rappresenta un passo significativo verso tecniche chirurgiche sempre più personalizzate e sicure, soprattutto per pazienti fragili con patologie complesse.