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Digitalizzazione delle pratiche edilizie nei comuni colpiti dal sisma: firmato il protocollo d’intesa

Un progetto da 20,5 milioni di euro per la creazione di archivi digitali nei territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpiti dai terremoti del 2009 e 2016. Castelli: «Un laboratorio per il resto d’Italia»
Pubblicato il 20 Marzo 2025



Un importante passo avanti nella gestione delle pratiche edilizie nei comuni colpiti dai terremoti del 2009 e 2016 è stato compiuto oggi con la firma del Protocollo d’Intesa tra il Commissario Straordinario al sisma 2016, Guido Castelli, e le Soprintendenze archivistiche e bibliografiche delle regioni interessate. L’accordo, siglato a Palazzo Wedekind, mira a semplificare e velocizzare il recupero e la digitalizzazione dei documenti, con l’obiettivo di creare archivi informatizzati accessibili in tempo reale.

L’iniziativa è finanziata con 20,5 milioni di euro, provenienti dal Piano Nazionale Complementare (PNC) Sisma 2009-2016, e coinvolge 182 comuni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Il progetto prevede la digitalizzazione di circa un milione di pratiche edilizie, consentendo una gestione più efficiente e moderna della documentazione amministrativa.

Il Commissario Guido Castelli ha sottolineato l’importanza di questa operazione: «Questo protocollo d’intesa rappresenta un ulteriore passo in avanti per sostenere i comuni con interventi concreti. Le azioni di sostegno digitale nell’area del cratere sismico del Centro Italia rappresentano a tutti gli effetti un laboratorio per il resto d’Italia». La digitalizzazione non si limiterà alla mera scannerizzazione dei documenti cartacei, ma ogni fascicolo verrà arricchito con meta-dati che ne miglioreranno la classificazione e la ricerca, garantendo maggiore efficienza e velocità nella gestione delle pratiche.

Un ulteriore investimento di 13,4 milioni di euro sarà destinato alla progettazione del “Fascicolo dell’edificio”, un sistema integrato che permetterà la completa interoperabilità della pubblica amministrazione nella gestione delle pratiche edilizie.

La Soprintendente Giuseppina Rigatuso, in rappresentanza dell’Abruzzo, ha evidenziato il valore di questa iniziativa: «Con la digitalizzazione delle pratiche edilizie, non solo si aiutano i Comuni a gestire più razionalmente i loro archivi, ma si offre un migliore servizio ai cittadini».

Dello stesso avviso il Soprintendente del Lazio, Ferdinando Salemme, che ha sottolineato come l’archiviazione digitale rappresenti un passo cruciale per la tutela e la salvaguardia del patrimonio culturale e documentale delle zone terremotate: «Ripartire dagli archivi nei territori colpiti dal sisma rappresenta un segnale forte per la ricostruzione».

Anche il Soprintendente delle Marche, Benedetto Luigi Compagnoni, ha evidenziato il valore della collaborazione tra enti statali nel progetto, sottolineando l’importanza della cultura del documento per la tutela del patrimonio archivistico.

Infine, il Soprintendente dell’Umbria, Francesca Valentini, ha ricordato le difficoltà affrontate dalla regione dopo il sisma del 2016 e ha ribadito che la digitalizzazione non solo renderà più efficienti le amministrazioni locali, ma garantirà anche un archivio sicuro e accessibile per il futuro.

L’iniziativa si inserisce in un più ampio progetto di modernizzazione della pubblica amministrazione, che mira a garantire maggiore trasparenza e rapidità nelle procedure di ricostruzione, facilitando il lavoro di enti locali e cittadini.