SAN SEVERINO MARCHE. Sono trascorsi dieci anni dalla misteriosa scomparsa di Luca Palombarini, il settempedano di cui non si hanno più notizie dal 6 marzo 2015. La famiglia, attraverso il fratello Massimo, rinnova l’appello: «Aiutateci a ritrovarlo».
Quel giorno, Luca uscì dalla casa che condivideva con i genitori nella campagna settempedana, in località Cagnore, e non vi fece più ritorno. Il suo allontanamento ha lasciato un vuoto enorme nei suoi cari: l’anziana madre, il fratello, la sorella e il padre, che nel frattempo è deceduto. Camionista di professione, Luca lasciò nella sua abitazione il cellulare, i documenti e alcuni effetti personali. Doveva sottoporsi a una terapia farmacologica, ma la famiglia esclude che questo possa aver causato la sua scomparsa.
Le ricerche si concentrarono nella vasta zona intorno alla sua casa, coinvolgendo Carabinieri, Vigili del Fuoco, Polizia Locale, volontari della Croce Rossa, Protezione Civile e cacciatori, oltre a un club di appassionati di fuoristrada. I cani molecolari seguirono una traccia che si interruppe nei pressi di un incrocio, a poche centinaia di metri dall’abitazione. Forse Luca cercò un passaggio in auto? Se sì, con chi e per quale motivo?
A distanza di un decennio, la speranza della famiglia resta accesa. Massimo, il fratello, non smette di sperare in una telefonata: «Mi piacerebbe tanto poter tornare a sentire la sua voce. Sapere che sta bene. Mi basterebbe questo».
L’associazione Penelope Marche Odv, che si occupa di persone scomparse, continua a seguire il caso. Anche le istituzioni mantengono alta l’attenzione, come sottolinea il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei: «È un fatto che dieci anni fa scosse e sconvolse la nostra comunità. Raccogliamo l’appello della sua famiglia e anche noi ci auguriamo che Luca, se può, si faccia sentire o che qualcuno dia notizie di lui».
La speranza di un ritorno o almeno di una risposta non si è ancora spenta.
