MACERATA. Un’aula gremita, quella che ha accolto all’Università di Camerino l’incontro dedicato ai rischi e alle insidie della violenza digitale. Il convegno, dal titolo “Connessi e vulnerabili, conoscere per prevenire e contrastare la violenza digitale”, è stato organizzato dall’Ateneo in collaborazione con la Questura di Macerata, coinvolgendo numerosi studenti universitari e delle scuole superiori, oltre a rappresentanti delle forze di polizia.
Il rettore Graziano Leoni ha evidenziato quanto l’argomento sia centrale per le nuove generazioni: «Quello del cyberbullismo è un tema assolutamente attuale, i ragazzi e le ragazze vivono praticamente sempre connessi, ignorando spesso che in queste connessioni si annidano tante insidie che possono metterli in difficoltà. Questa giornata, quindi, ha rappresentato una importante occasione di formazione anche grazie al dibattito scaturito dagli interessanti interventi delle relatrici e ringrazio il Questore Patruno per la collaborazione nell’organizzazione».
Anche il Questore Vincenzo Patruno ha rimarcato l’importanza dell’appuntamento: «Quello di oggi è un evento al quale tengo molto. Per noi è fondamentale divulgare la nostra attività sul territorio in fase soprattutto preventiva. Abbiamo quindi ritenuto opportuno inserire non solo l’intervento legato alla violenza di genere, ma anche quello in cui si sono analizzati in maniera dettagliata i rischi che si corrono sul web, soprattutto in quello che è il dark web».
Tra gli interventi più attesi, quello di Barbara Strappato, primo dirigente della polizia di Stato e direttrice della Prima Divisione del Servizio di Polizia cibernetica e della sicurezza informatica, che ha parlato di “Odi et amo nell’era del web”, e quello di Patrizia Peroni, dirigente della divisione anticrimine della Questura di Macerata, sul tema “La violenza di genere: strumenti di prevenzione”. L’incontro è stato introdotto da Maria Paola Mantovani, delegata del Rettore alla Parità di genere.
Il convegno ha offerto uno spazio prezioso di riflessione, puntando sull’importanza della consapevolezza digitale, soprattutto tra i più giovani.