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Corte dei Conti delle Marche: nel 2024 emesse 140 sentenze, danni erariali per oltre sei milioni di euro

Durante l'Anno giudiziario della giustizia contabile ad Ancona, il presidente Del Rosario ha evidenziato l'aumento delle richieste risarcitorie e delle condanne per danni erariali
Pubblicato il 20 Febbraio 2025

La sezione giurisdizionale della Corte dei Conti delle Marche ha chiuso il 2024 con 140 sentenze, di cui 36 in materia di responsabilità amministrativa. In particolare, sono state emesse 25 condanne per danni erariali, per un totale che supera sei milioni di euro. I dati sono stati resi noti dal presidente della sezione giurisdizionale della Corte, Valter Camillo Del Rosario, durante la cerimonia di inaugurazione dell’Anno giudiziario della giustizia contabile presso la Loggia dei Mercanti di Ancona.



All’inizio del 2024 risultavano 71 giudizi di responsabilità e di conto pendenti, ai quali si sono aggiunti 208 nuovi procedimenti nel corso dell’anno. I tempi di definizione dei casi si sono distribuiti nel modo seguente: 70% risolti tra sei mesi e un anno, 22% entro sei mesi, mentre nell’8% dei casi il procedimento ha superato i dodici mesi.

Il presidente Del Rosario ha sottolineato un incremento delle richieste risarcitorie e delle citazioni per danno erariale, con un conseguente aumento delle sentenze emesse. Tra le condanne più rilevanti si segnala quella legata all’indebito ottenimento di tariffe incentivanti per impianti fotovoltaici ai danni del Gestore dei servizi energetici (GSE). In questo caso, le somme sarebbero state ottenute con documenti e dichiarazioni false, oltre che con opere difformi dai titoli edilizi depositati. La sentenza ha imposto all’amministratore e alle società coinvolte un risarcimento di 4.168.768 euro alle casse dello Stato.

Un’altra maxi-condanna ha riguardato frodi per indebiti contributi pubblici destinati all’agricoltura e concessi dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea). Cinque sentenze hanno riconosciuto la responsabilità di diversi soggetti, con un danno complessivo pari a 579mila euro.

Un ulteriore caso ha visto la condanna di un dirigente dell’ex Azienda sanitaria unica regionale delle Marche, ritenuto responsabile per un danno di 110mila euro legato all’irregolare corresponsione di rimborsi chilometrici a un dipendente per trasferte nella regione.

Infine, la Corte ha riconosciuto un danno erariale a carico di un infermiere addetto alla vaccinazione anti-Covid ad Ancona, il quale, dietro compenso, fingeva di somministrare il vaccino per permettere ai cittadini di ottenere il Green Pass senza aver ricevuto l’inoculazione. La somma contestata inizialmente era di oltre 13mila euro, ma la condanna ha stabilito un risarcimento ridotto.