Una vasta operazione dei Carabinieri dei NAS, con il supporto del Ministero della Salute, ha messo sotto la lente il settore della medicina estetica in tutta Italia. L’intervento è nato dopo diversi episodi gravi, collegati a trattamenti estetici praticati da personale non qualificato e in ambienti privi dei requisiti minimi di sicurezza. L’obiettivo era chiaro: verificare la regolarità di centri estetici e studi medici estetici su tutto il territorio nazionale.
Nel complesso sono stati effettuati 1.160 controlli, di cui 132 hanno evidenziato irregolarità. Le autorità hanno deferito 104 titolari o operatori all’Autorità Giudiziaria, sequestrato farmaci e dispositivi per un valore di circa 3,5 milioni di euro, sospeso o chiuso 14 strutture e accertato 32 illeciti penali. Le sanzioni amministrative, in totale 156, hanno raggiunto i 130 mila euro.
Tra le principali violazioni riscontrate spiccano l’esercizio abusivo della professione sanitaria, l’attivazione non autorizzata di ambulatori di medicina estetica, la presenza di farmaci scaduti o falsificati, l’uso di apparecchiature non certificate, e trattamenti non autorizzati con PRP (plasma ricco di piastrine). Inoltre, sono state riscontrate attività di estetisti all’interno di farmacie senza permessi adeguati e contenuti pubblicitari illeciti su internet, con conseguente oscuramento di 7 siti web.
Nelle Marche i controlli sono stati condotti dal NAS di Ancona su 13 centri estetici, facendo emergere violazioni amministrative che hanno portato a sanzioni per un totale di 2.166,66 euro. Le problematiche principali hanno riguardato la mancanza di autorizzazioni amministrative e l’omessa nomina del Direttore Tecnico, figure obbligatorie per legge.
In provincia di Ancona, una sanzione da 1.666,66 euro è stata elevata a un centro dove era stato attivato il servizio di parrucchiere senza SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). In provincia di Fermo, una multa da 500 euro ha colpito un centro estetico privo di Direttore Tecnico.
L’attività dei NAS ha messo in evidenza una situazione preoccupante e diffusa: il settore della medicina estetica continua a presentare gravi criticità, sia dal punto di vista penale che amministrativo. Nelle Marche, i controlli hanno evidenziato la necessità di rafforzare la vigilanza e garantire la presenza di personale abilitato, per tutelare la salute pubblica e riportare le strutture alla piena conformità normativa.