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Bertolaso: “Impreparati alla seconda ondata. Bisognava prepararsi a giugno”

L'ex capo della Protezione Civile ad un evento Rotary a Civitanova
Pubblicato il 30 Gennaio 2021

CIVITANOVA – “Bisogna sempre essere pronti ad affrontare tutti i possibili scenari, preparandosi al sopraggiungere anche della peggiore delle ipotesi. Tutto questo però, nell’emergenza Covid-19, non è stato sempre tenuto a mente”. Lo ha detto Guido Bertolaso, già capo della Protezione civile nazionale partecipando a un evento on line del Rotary club Civitanova Marche. “Nell’approccio alle questioni, invece, è bene prepararsi con un piano B, C, e perfino D”, ha aggiunto Bertolaso, che a Civitanova ha seguito i lavori di realizzazione del Covid Hospital, realizzato nell’ex Fiera. “Nei mesi di aprile, maggio o giugno scorsi – è entrato nel merito Bertolaso – era giusto essere pronti ad una successiva seconda ondata, dal momento che chi studia le epidemie sa che queste non svaniscono nel nulla, ma possono riproporsi seguendo una ciclicità. Così non è stato”. Bertolaso ha anche parlato della creazione dei due ospedali Covid di Milano e Civitanova: “Sono stato chiamato alla loro realizzazione in primavera, e grazie al cielo la prima ondata è terminata di lì a poco. Quindi, in entrambi i presìdi sono stati inizialmente ricoverati pochissimi pazienti – ha ricordato -.Non sono allora mancate critiche bipartisan sulla loro utilità. Critiche che ho ascoltato in silenzio, pensando agli scenari che avremmo potuto incontrare in autunno”, ha concluso l’ex capo della Protezione Civile.

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