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Ancona, paziente viene fatto allenare prima dell’impianto al cuore

Con uno strumento che poche strutture in Italia hanno. Poi è stato fatto camminare mentre la funzione cardiaca era assistita dal dispositivo
Pubblicato il 21 Novembre 2023

ANCONA. Per la prima volta in Italia un paziente impiantato con un device di assistenza meccanica, è stato fatto camminare e riabilitare prima di essere sottoposto ad impianto al cuore. L’innovazione nell’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche, nel Dipartimento di Scienze Cardiovascolari, eccellenza a livello nazionale, con il dottor Marco Marini (responsabile SOS Utic) della Struttura organizzativa dipartimentale di Cardiologia e Utic diretta da Giampiero Perna.

Si tratta di un paziente di 60 anni che ha subito un grave choc cardiogeno secondario a infarto miocardico il quale, nonostante fosse stato rivascolarizzato in emergenza, ha sviluppato una grave disfunzione cardiaca. La mortalità a 30 giorni di questi pazienti, ricorda l’Aou delle Marche, è di circa l’80%. Per salvare la vita del paziente sono state usate le tecnologie d’avanguardia disponibili nella struttura partendo da un contropulsatore, passando per Impella Cp e 5.5, fino all’ impianto di un’assistenza meccanica al circolo definitiva.

Dopo un lungo decorso in ospedale, il 60enne presentava un’importante perdita di tono muscolare e decondizionamento per cui i cardiologi e i cardiochirurghi hanno deciso di impiantare il dispositivo di assistenza meccanica (Impella 5.5) per stabilizzare il più possibile il paziente e riabilitarlo.

Il paziente è stato fatto allenare con un cicloergometro da letto dedicato, strumento che poche strutture in Italia hanno, e poi fatto camminare mentre la funzione cardiaca era assistita dal dispositivo: un’innovazione nella gestione del paziente. Dopo 20 giorni di riabilitazione il paziente è stato sottoposto ad intervento cardiochirurgico, di impianto di assistenza meccanica al circolo definitiva (Lvad), dall’equipe della Sod Cardiochirurgia diretta dal professor Marco D’Eusanio.

Viste le buone condizioni generali è stato estubato dopo una brevissima degenza in Terapia Intensiva Post Operatoria Cardiochirurgica guidata dal dottor Cristopher Munch. Il decorso post operatorio, terminato in Utic, è stato relativamente breve e dopo circa un mese il paziente è stato dimesso ed è tornato a casa.

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