La Manovra 2025 introduce cambiamenti significativi per lavoratori dipendenti, mamme lavoratrici e imprese, modificando il panorama delle agevolazioni fiscali e dei benefici legati al lavoro. Ecco un quadro dettagliato delle principali novità, che avranno effetti diretti sulle buste paga e sul sistema di welfare.
Rimodulazione delle aliquote Irpef
A partire da gennaio 2025, le aliquote Irpef passano da quattro a tre scaglioni:
- 23% per i redditi fino a 28.000 euro;
- 35% per i redditi superiori a 28.000 e fino a 50.000 euro;
- 43% per i redditi oltre i 50.000 euro.
Questa riforma mira a semplificare il sistema fiscale e ad alleggerire il carico sui redditi medio-bassi.
Nuovo meccanismo di taglio al cuneo fiscale
Il taglio al cuneo contributivo viene sostituito da un sistema interamente fiscale. Per i lavoratori con redditi fino a 20.000 euro, sono previste somme aggiuntive non imponibili Irpef, calcolate in base a percentuali progressive sul reddito:
- 7,1% fino a 8.500 euro;
- 5,3% tra 8.500 e 15.000 euro;
- 4,8% tra 15.000 e 20.000 euro.
Per i redditi tra 20.000 e 40.000 euro è prevista una detrazione variabile, con un massimo di 1.000 euro per redditi fino a 32.000 euro e una riduzione progressiva fino ad azzerarsi per redditi vicini ai 40.000 euro. Questo nuovo schema garantirà aumenti medi in busta paga fino a 1.000 euro annui.
Fringe benefit potenziati
Dal 2025 al 2027, il limite di esenzione fiscale sui fringe benefit viene incrementato a:
- 1.000 euro per tutti i lavoratori;
- 2.000 euro per i dipendenti con figli fiscalmente a carico.
Rientrano in queste somme le spese per utenze domestiche, affitto e mutuo della prima casa. Inoltre, i neoassunti a tempo indeterminato con redditi fino a 35.000 euro che trasferiscano la residenza di oltre 100 km beneficeranno di un’esenzione fiscale fino a 5.000 euro per le spese di locazione o manutenzione per due anni.
Bonus mamme lavoratrici
Il bonus mamme cambia forma, trasformandosi in un esonero parziale dei contributi previdenziali per:
- Lavoratrici madri di due o più figli con redditi non superiori a 40.000 euro.
- L’esonero è valido fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo e si estende fino ai 18 anni per le madri di tre o più figli a partire dal 2027.
Un decreto Lavoro-MEF definirà nei dettagli l’applicazione della misura.
Premi di produttività e tassazione agevolata
La tassazione sui premi di produttività, già ridotta al 5% per gli anni 2023 e 2024, viene confermata fino al 2027. Questa misura continuerà a garantire benefici per milioni di lavoratori, con importi medi annui superiori a 1.500 euro.
Incentivi per le imprese: l’Ires premiale
Per le imprese, la Manovra introduce un abbattimento di 4 punti dell’aliquota Ires (dal 24% al 20%), a condizione che:
- L’80% degli utili venga accantonato a riserva e il 30% reinvestito;
- Si mantengano stabili i livelli occupazionali o si registri un incremento almeno dell’1% nel 2025;
- Non si faccia ricorso alla Cassa integrazione guadagni (Cig) nel biennio 2024-2025.
Impatti economici e sociali
Con una dote di circa 13 miliardi di euro, queste misure interessano 14,3 milioni di lavoratori, con un incremento di 1,3 milioni rispetto al 2024. L’obiettivo è duplice: sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e incentivare la produttività e la crescita economica.
La Manovra 2025 rappresenta un passo importante verso una maggiore equità fiscale e il miglioramento delle condizioni lavorative, con un impatto diretto e positivo per molte categorie di cittadini e imprese.