di Emidio Lattanzi
L’AQUILA. L’Aquila chiede i danni. Nelle ultime ore, la Sambenedettese Calcio ha ricevuto una lettera che rappresenta un preannuncio di richiesta danni da parte della società abruzzese. La missiva, firmata dall’amministratore delegato della società abruzzese, accusa i rossoblù di una serie di presunte mancanze organizzative. Una situazione che va ad appesantire una situazione già pesante di per sé.
Secondo quanto riportato nella lettera, l’episodio incriminato riguarda l’accesso dei tifosi ospiti al terreno di gioco, avvenuto apparentemente per facilitare il deflusso verso l’uscita (lo stesso speaker dello stadio aveva annunciato che sarebbero usciti prima i tifosi della Sambenedettese). Tuttavia, la società abruzzese parla del fatto che i tifosi ospiti “hanno abbandonato” il settore della Tribuna. .
Inoltre, si sottolinea che alcuni tifosi ospiti avrebbero danneggiato l’impianto pubblicitario a led, colpendolo con mazze e bastoni. La società aquilana ha dichiarato che tali danni risultano “notevoli” e si riserva il diritto di quantificarli nei prossimi giorni.
Un ulteriore punto critico evidenziato nella lettera riguarda la presunta mancanza di un numero adeguato di steward certificati da parte della Sambenedettese. Si accusa la società di aver fornito pettorine a tre persone prive dell’attestato qualificativo necessario, sollevando così ulteriori dubbi sull’organizzazione della trasferta.
E a questo punto si preannuncia una battaglia legale dal momento che la Sambenedettese non ci sta a ricevere questo genere di accuse. Dalla società fanno sapere che se ne occuperanno i legali.
Al di là di tutto la riflessione sorge spontanea: la Sambenedettese, pur avendo uno stadio moderno e sicuro come il Riviera delle Palme, si trova spesso a disputare trasferte in impianti che non garantiscono lo stesso livello di sicurezza.
È evidente il contrasto tra le rigide normative applicate a San Benedetto del Tronto e la leggerezza che, talvolta, caratterizza altre realtà sportive. Gli episodi di ieri a L’Aquila ne sono una chiara dimostrazione.
Ogni domenica, i tifosi rossoblù in trasferta si trovano ad affrontare situazioni in cui gli standard di sicurezza sono ben lontani da quelli garantiti e imposti a San Benedetto. Sarebbe il caso di riflettere su questo aspetto.