di Davide Balestra
L’AQUILA. La Sambenedettese ha pagato. Questa mattina, il presidente Vittorio Massi ha predisposto il bonifico da 549 euro in favore de L’Aquila, chiudendo così la vicenda legata alla richiesta di risarcimento per i danni subiti allo stadio Gran Sasso d’Italia al termine della partita del 26 gennaio scorso.
La somma era stata quantificata dalla società abruzzese attraverso una relazione tecnica che ha documentato, con foto e video, il danneggiamento di alcuni moduli LED dell’impianto. I dispositivi, resi inutilizzabili durante i disordini scoppiati nel post-partita, sono risultati da sostituire, insieme a un intervento tecnico per la verifica generale del sistema.
Il pagamento da parte della Sambenedettese arriva dopo quei giorni di tensione e scambi ufficiali, in un contesto già segnato da accuse sulla gestione della sicurezza e del deflusso dei tifosi. Il caos scoppiato dopo il fischio finale aveva portato a 60 denunce, tre arresti, numerosi Daspo e sanzioni per entrambe le società.
La Sambenedettese aveva già contestato l’organizzazione dell’evento, definita carente nella gestione dei flussi, ma ha comunque deciso di procedere con il pagamento, chiudendo una vicenda ancora densa di strascichi e polemiche.