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Gianluca Colonnello applaude la promozione della Samb: «Serve una base solida per puntare in alto»

L’ex capitano rossoblù: «Felice per la Serie C, ma la qualità della categoria è molto calata»
Pubblicato il 23 Giugno 2025




SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Il ritorno tra i professionisti della Sambenedettese ha riacceso l’entusiasmo anche in chi, come Gianluca Colonnello, ha vissuto anni intensi in rossoblù. Oggi 52enne, allenatore ed ex calciatore con esperienze tra Italia e Grecia, ha raccontato il suo legame con San Benedetto in due interviste rilasciate al Corriere Adriatico e al Resto del Carlino.

«Sono felicissimo del ritorno in Serie C della Samb», ha detto Colonnello, che segue ancora con affetto la squadra con cui ha collezionato 54 presenze tra il 2004 e il 2006. L’ex capitano ha ricordato quella Samb guidata da Ballardini, costruita in tre giorni con giovani poi esplosi in Serie A, come Cigarini, Canini e Gazzola.

Secondo Colonnello, la Serie C di oggi non regge il confronto con quella dei suoi tempi: «Il campionato attuale è calato molto sotto il profilo tecnico». Ecco perché invita alla prudenza e alla programmazione intelligente: «La Samb di oggi deve programmare bene e non fare il passo più lungo della gamba».

Grande stima anche per Ottavio Palladini, tecnico protagonista del ritorno in C: «Un allenatore come lui che riesce a fare ancora imprese come quella di quest’anno con la Samb, meriterebbe un contratto di quattro o cinque anni». Colonnello, che con lui ha condiviso il campo ai tempi del Pescara, sottolinea quanto sia raro vincere nella propria città.

Riflettendo sul progetto del presidente Massi, che punta su giovani e sostenibilità, Colonnello ha spiegato: «Dipende dai giovani che prendi. Non bisogna sbagliare. Servono ragazzi con carattere». E ha ricordato che anche la Samb del 2004 fu costruita così, con nomi allora sconosciuti poi affermatisi in A.

Infine, un pensiero ai tifosi: «Ho giocato in tutta Italia, ma dei tifosi così calorosi ci sono solo a San Benedetto». E uno sguardo al futuro, con i derby contro l’Ascoli all’orizzonte: «Sono partite che valgono un campionato. Mi sarebbe piaciuto giocarle».

Intanto, in attesa di una nuova panchina dopo l’ultima esperienza in Grecia con l’Ilysiakos, Colonnello coltiva anche la sua passione per la pittura. Il 4 luglio inaugurerà la mostra “My pop heart” a Pescara, un altro modo per raccontare se stesso oltre il campo.