Ma quali sono i semi più rappresentativi nelle diverse tradizioni? Quali preferenze emergono nel panorama digitale? E soprattutto, cosa rivelano le ricerche online sugli italiani e il loro legame con le carte?
Per rispondere a queste domande, Solitaire.net, sito dedicato agli appassionati di giochi di carte, ha condotto un’analisi approfondita sulla popolarità dei diversi semi e mazzi, confrontando tradizione e tendenze digitali. Dai mazzi regionali italiani alle carte francesi, lo studio svela dettagli sorprendenti sulle nostre abitudini di gioco e sulle radici culturali che continuano a influenzare le preferenze moderne.
Cuori, quadri, bastoni o spade? Il viaggio secolare dei semi delle carte da gioco
Le carte da gioco affondano le loro radici nella Cina del XII secolo, prima di arrivare in Europa e trasformarsi in diverse varianti regionali. I semi latini – bastoni, spade, denari e coppe – sono ancora oggi i più diffusi in Italia e Spagna, mentre i semi francesi – cuori, quadri, picche e fiori – hanno conquistato il mondo, grazie alla loro semplicità e alla loro adozione nei giochi internazionali come il Poker e il Bridge.
Non mancano però curiosità sorprendenti: nell’iconografia francese, il re di cuori è soprannominato “il re suicida” per via della spada che sembra conficcarsi nella sua testa (un errore di stampa ripetuto nei secoli), mentre il fante di picche e quello di cuori vengono chiamati “one-eyed Jack” perché raffigurati di profilo.
I semi regionali più ricercati? Le carte trevigiane battono tutti!
In Italia, ogni regione ha sviluppato il proprio mazzo, e la tradizione resiste ancora oggi. Lo dimostrano i dati di ricerca online: le carte trevigiane sono le più cercate tra i semi italiani con 1.100 ricerche, seguite dalle bergamasche e dalle bresciane. Le prime sono note per le loro decorazioni raffinate e i famosi motti sugli assi come “per un punto Martin perse la cappa”, mentre nelle seconde l’asso di bastoni porta un’invocazione di buon auspicio: “VINCERAI”.
Nessuno batte il mazzo napoletano: i numeri parlano chiaro!
Se c’è un mazzo che ha conquistato gli italiani tra le carte spagnole, quello è sicuramente il mazzo napoletano. Con ben 9.200 ricerche, le carte napoletane superano di gran lunga qualsiasi altra tipologia. Ma perché? La risposta è nelle loro peculiarità: il celebre “gatto mammone” sul tre di denari, il cavallo di spade con il turbante che richiama l’influenza araba, e l’asso di denari con l’aquila, simbolo di autorità.
Curiosamente, le carte siciliane (al secondo posto con oltre 3000 ricerche) nascono con un omaggio a Garibaldi, il cui volto appariva sulle prime versioni del mazzo, mentre nelle carte piacentine (1900 ricerche) i re sono sempre in piedi, a differenza delle altre regioni dove spesso siedono su un trono.
Le carte francesi dominano il digitale: ecco perché le cerchiamo di più
Ma quali mazzi sono i più cercati nel complesso? Lo studio di Solitaire.net rivela che le carte francesi dominano il web con 3.300 ricerche mensili. La loro diffusione globale e il fatto che siano il mazzo ufficiale del Poker e del Bridge hanno contribuito alla loro popolarità, ma il vero motivo del loro successo digitale è il Solitario. Questo gioco, grazie alla sua presenza su PC e smartphone, ha mantenuto alto l’interesse per le carte francesi, rendendole di fatto il mazzo più conosciuto a livello internazionale.
Le carte italiane resistono al secondo posto con 350 ricerche mensili, seguite dalle carte spagnole (200 ricerche) e dalle carte tedesche (40 ricerche), queste ultime poco diffuse in Italia ma caratterizzate da semi insoliti come campanelli e ghiande.
Metodologia
Per determinare quali semi delle carte da gioco siano i più popolari in Italia, abbiamo analizzato i volumi di ricerca su Google Italia utilizzando Ahrefs, uno dei principali strumenti di analisi SEO. Attraverso questa ricerca, abbiamo analizzato il numero di ricerche effettuate dagli utenti su Google Italia per identificare quali mazzi di carte siano i più popolari online.