Tensione alle stelle al termine della gara di Serie D di calcio a 5 tra Montefiore e Marina Palmense, conclusasi con il punteggio di 2-4. La sfida, già accesa sul campo, è degenerata sugli spalti in un violento parapiglia, con versioni contrastanti tra le due società su quanto accaduto.
Secondo la ricostruzione, il fratello del vice allenatore del Montefiore sarebbe stato accerchiato da alcuni tifosi avversari. Nel tentativo di aiutarlo, il tecnico si sarebbe precipitato sugli spalti, spingendo alcuni giovani e colpendo accidentalmente un tesserato del Marina Palmense con una manata al volto. Tuttavia, la dirigenza della squadra ospite respinge questa versione, parlando di un vero e proprio pugno in faccia che avrebbe fatto cadere il giovane, il quale ha battuto la testa contro un muretto.
Sul posto è immediatamente arrivata un’ambulanza del 118, che ha trasportato il ferito all’ospedale Murri, dove è stato sottoposto a una Tac con esito negativo. Anche una pattuglia dei carabinieri è intervenuta per sedare gli animi e ristabilire l’ordine tra le due tifoserie.
Indipendentemente dalla dinamica esatta dell’accaduto, la società Montefiore ha espresso le proprie scuse ufficiali: «Come società prendiamo le distanze perché purtroppo chi usa le mani, anche se per difesa e senza intenzione di fare male, finisce automaticamente nel torto. Il gesto non rispecchia i valori umani e sportivi che da sempre ci contraddistinguono». Il club ha inoltre ribadito la sua vicinanza alla società Le Due Palme, esprimendo rammarico per l’accaduto.
Ora, il referto arbitrale sarà decisivo per chiarire i contorni dell’episodio e stabilire eventuali provvedimenti disciplinari.