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Violenza e umiliazione sull’ex compagna. Appende manifesti infamanti su di lei

Il culmine di questa lunga scia di episodi minacciosi si è verificato in un parcheggio davanti a una tabaccheria, dove l'uomo ha bloccato la donna con la sua auto, intimandole di non mettere più piede in città
Pubblicato il 6 Novembre 2024

PORTO SANT’ELPIDIO. Oltre alla violenza, anche i manifesti appesi, in giro per le strade, contro di lei. La vicenda della 50enne di Porto Sant’Elpidio perseguitata dal suo ex compagno non si è limitata a episodi di aggressione fisica e psicologica, ma ha incluso anche atti di umiliazione pubblica.




Il 57enne, ora condannato a due anni e otto mesi di reclusione, non si è accontentato di pedinare e intimidire l’ex compagna: ha anche tappezzato la cittadina di manifesti denigratori contro di lei. Questi cartelli, affissi nei luoghi pubblici e nei pressi delle aree frequentate dalla donna, hanno contribuito a diffondere un clima di tensione e vergogna, intensificando il suo senso di insicurezza e disagio.

L’uomo, già sottoposto a un divieto di avvicinamento e comunicazione, avrebbe perseguitato la donna per oltre un anno, nonostante i tentativi della vittima di rifarsi una vita lontano dall’ombra opprimente del suo ex compagno. La relazione, interrotta dopo un periodo di convivenza difficile e segnato da episodi di violenza domestica, sembrava destinata a lasciare cicatrici profonde. La donna, infatti, aveva spesso dovuto rifugiarsi altrove, trascorrendo addirittura la notte in auto o cercando riparo in luoghi come un’abbazia, pur di sfuggire alle continue intimidazioni.

Il culmine di questa lunga scia di episodi minacciosi si è verificato in un parcheggio davanti a una tabaccheria, dove l’uomo ha bloccato la donna con la sua auto, intimandole di non mettere più piede in città e minacciando persino di distruggerle l’auto. Questo episodio, insieme agli altri elementi raccolti dalle indagini della squadra mobile della questura di Fermo, è stato decisivo per far emettere il provvedimento di allontanamento. Le indagini hanno portato alla denuncia e alla successiva condanna dell’uomo, dopo un processo in cui sono emerse tutte le molestie e i soprusi subiti dalla vittima.

Questa storia, purtroppo simile a molte altre, mette in luce quanto sia importante l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine e della giustizia per garantire sicurezza e protezione alle vittime di stalking e violenza.