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Minaccia il capotreno e prende a calci le porte del vagone: 41enne rinviato a giudizio

Era salito a bordo senza biglietto e aveva aggredito il capotreno. Ora dovrà affrontare un processo davanti al giudice
Pubblicato il 29 Marzo 2025




PEDASO. Non aveva il biglietto e si era rifiutato di fornire le generalità della compagna. Poi, di fronte all’insistenza del capotreno, era passato alle minacce e alla violenza. Ora un 41enne abruzzese è stato rinviato a giudizio con l’accusa di minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.

L’episodio risale a qualche tempo fa, quando l’uomo, insieme a una donna, era salito a bordo di un treno regionale diretto a Pescara, partito da Ancona. Sprovvisti di biglietto, i due erano stati avvicinati dal capotreno, che aveva chiesto loro le generalità per elevare la sanzione prevista. L’uomo aveva accettato di fornire solo le proprie, rifiutandosi categoricamente di comunicare anche quelle della donna che viaggiava con lui.

Nonostante i ripetuti tentativi del capotreno di spiegare che senza le generalità entrambi non potevano proseguire il viaggio, l’uomo si era agitato. Si era alzato in piedi, aveva cominciato a inveire, lanciando minacce pesanti al capotreno, tanto da costringerlo ad allontanarsi e rifugiarsi in un altro vagone.

A quel punto, fuori controllo, il 41enne aveva colpito con pugni e calci le porte intercomunicanti, mentre il capotreno contattava la sala operativa per richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Quando il treno ha raggiunto la stazione di Pedaso, la coppia è scesa. Lì sono stati rintracciati dai carabinieri della Compagnia di Fermo e identificati.

L’uomo era stato denunciato in stato di libertà dalla Polfer per minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. Le indagini si sono concluse con la decisione di rinviarlo a giudizio: sarà ora il giudice a valutare la sua condotta.