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Trecentomila euro di fondi Pnrr che non gli spettavano. Il bilancio presentato era falso

Nei guai un imprenditore
Pubblicato il 11 Dicembre 2024

FERMO. Una somma di 300mila euro, ottenuta attraverso fondi Pnrr grazie a bilanci falsificati e dichiarazioni costruite ad arte, ha portato un imprenditore fermano sotto l’indagine della Guardia di Finanza. L’uomo, rappresentante legale di una società calzaturiera, dovrà rispondere di truffa aggravata e false comunicazioni sociali.



Le indagini si concentrano sull’ottenimento di finanziamenti e cofinanziamenti nell’ambito della transizione digitale ed ecologica, obiettivi chiave del piano europeo.

Le indagini della Guardia di Finanza

La Guardia di Finanza, in qualità di organo di polizia della spesa pubblica, ha avviato una serie di controlli per verificare l’idoneità dei beneficiari di erogazioni pubbliche. Il caso specifico riguarda un finanziamento a tasso agevolato e un cofinanziamento a fondo perduto per un totale di 300mila euro, percepiti grazie a documenti falsificati, tra cui bilanci societari e dichiarazioni annuali ai fini IVA.

Un sistema europeo sotto attacco

Le risorse erogate dall’Unione Europea, destinate a promuovere sostenibilità e competitività sul mercato internazionale, sono un’opportunità preziosa per aziende ed enti. Tuttavia, come dimostra questo episodio, non mancano tentativi di sfruttare in modo illecito tali fondi. La società calzaturiera era stata selezionata attraverso un’analisi di rischio del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie di Roma, un’unità dedicata a individuare possibili frodi.

Le ispezioni sono state condotte con la collaborazione di Simest, società del gruppo Cassa Depositi e Prestiti, responsabile dell’attuazione degli investimenti. L’intervento tempestivo ha permesso di interrompere l’erogazione della seconda tranche del finanziamento, pari a 150mila euro, non ancora percepita.

Le conseguenze per l’imprenditore e la società

L’imprenditore è stato segnalato alla Procura della Repubblica per gravi reati, e la società finanziatrice ha deciso di risolvere il contratto. Ora sarà compito dell’autorità giudiziaria analizzare le prove raccolte dalla Guardia di Finanza e accertare la responsabilità del calzaturificio.

L’importanza di vigilare sulle risorse pubbliche

Questo caso mette in evidenza l’importanza di un controllo rigoroso sull’uso delle risorse europee. In un momento storico in cui fondi come quelli del Pnrr rappresentano un motore cruciale per la ripresa economica, le frodi non solo danneggiano le casse pubbliche, ma rischiano anche di compromettere l’efficacia di politiche volte a garantire innovazione, transizione ecologica e competitività delle imprese italiane.