FERMO. È stato fissato per il prossimo 7 maggio il processo con giudizio immediato a carico di Sohaib Teima, 21 anni, originario di Fermo ma detenuto a Torino. Il giovane è accusato di aver ucciso la giovane Auriane Laisne, 22enne francese di Lione, con un’arma da taglio all’interno di una chiesetta abbandonata a La Salle, in Valle d’Aosta, alla fine di marzo 2024.
La Procura di Aosta ha chiesto il rito immediato, una formula che si applica solo in presenza di gravi indizi di colpevolezza: per i magistrati inquirenti non ci sono dubbi sulla responsabilità dell’imputato. Teima, però, ha sempre respinto ogni accusa. Arrestato in Francia e consegnato all’Italia lo scorso 18 novembre, il giovane si trova attualmente in carcere in attesa di giudizio.
L’accusa è pesantissima: omicidio aggravato dalla premeditazione e dal legame sentimentale con la vittima, oltre all’occultamento di cadavere, aggravato dal tentativo di garantirsi l’impunità. Il processo si svolgerà davanti alla Corte d’Assise di Aosta, composta da otto membri, due giudici togati e sei giudici popolari. La selezione di questi ultimi si è conclusa in questi giorni, ma i loro nomi restano coperti da segreto, come prevede la procedura.
Secondo gli inquirenti, le prove a carico dell’imputato sono molteplici e gravi: tra queste, la presenza di Teima a La Salle nel giorno del delitto e i dati sulla localizzazione delle schede telefoniche. Tuttavia, nessuno ha assistito materialmente al delitto, rendendo il processo indiziario e dal possibile esito incerto.