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Confindustria Fermo punta sull’agroalimentare: nasce la nuova sezione di settore. La guiderà Graziella Ciriaci

Un passo atteso da tempo per dare rappresentanza e valore a un comparto strategico per l'economia locale. La presidente: «L'agroalimentare è identità e tradizione»
Pubblicato il 8 Febbraio 2025

FERMO. Un’importante novità arricchisce il panorama imprenditoriale del territorio: Confindustria Fermo ha ufficialmente istituito una sezione dedicata all’agroalimentare, un settore che negli ultimi anni ha registrato una crescita costante. La nuova realtà nasce con l’obiettivo di rappresentare al meglio le aziende che operano nel comparto, dalla produzione alla trasformazione e distribuzione.



Fabrizio Luciani, presidente di Confindustria Fermo, sottolinea il valore dell’iniziativa: «Un momento importante per la nostra territoriale, mancava da troppo tempo una vera rappresentanza in questo settore. Il food, in ogni sua forma, è in crescita. La sezione, appena nata, ha al suo interno aziende che si occupano di vino, di freddo, di carni, di pesce, di ogni tipo di alimento. E siamo solo all’inizio».

Alla guida della nuova sezione c’è Graziella Ciriaci, imprenditrice con esperienza nel settore. La presidente ha delineato la sua visione: «Diamo voce a un settore strategico che non solo contribuisce in modo significativo al PIL provinciale, ma è anche simbolo del nostro territorio e della nostra cultura. L’agroalimentare non è solo produzione, ma identità e tradizione».

Il primo piano d’azione prevede la creazione di sinergie tra produttori, trasformatori e distributori, con l’obiettivo di rafforzare la filiera e renderla più competitiva. Tra le iniziative già programmate ci sono la partecipazione a fiere di settore, percorsi di formazione per l’innovazione e la sostenibilità, nonché la costruzione di reti per interagire con altre sezioni di Confindustria e con le istituzioni.

Ciriaci evidenzia il ruolo chiave dell’agroalimentare per il Fermano: «Dai vini pregiati alle produzioni casearie, passando per le carni, l’olio e i prodotti da forno, la nostra provincia si distingue per la varietà di offerta. Ogni prodotto è il pezzo chiave di un tassello più ampio che è il turismo enogastronomico, l’oro delle realtà locali».

Non solo opportunità, ma anche sfide: tra i punti di forza, il territorio può contare su prodotti certificati e una biodiversità unica, ma la frammentazione delle aziende rappresenta ancora un ostacolo all’accesso ai mercati più strutturati e all’innovazione dei processi produttivi.

Per superare queste difficoltà, la sezione agroalimentare punterà sul sostegno all’internazionalizzazione e sulla formazione delle nuove generazioni, affinché possano crescere come imprenditori del settore. Un altro aspetto cruciale sarà l’accesso ai fondi europei destinati alla transizione verso un’agricoltura sostenibile e digitalizzata.

Luciani esprime grande fiducia nella nuova leadership: «Sono certo che la conoscenza e la voglia di incidere della presidente Ciriaci favoriranno una rapida crescita della sezione. Se vino, olio e produzioni biologiche sono da sempre la colonna della nostra provincia, non lasceremo indietro nessun comparto».