FERMO. Brutto episodio di violenza, nei giorni scorsi, nei pressi del cimitero di Porto Sant’Elpidio. Una donna è stata vittima di una brutale rapina.
Ora, dopo le indagini della squadra mobile di Fermo e il processo, i responsabili hanno ricevuto condanne per i loro crimini.
La vicenda ha avuto inizio quando la donna, dopo essere salita sulla propria auto, è stata raggiunta da un giovane che l’ha aggredita violentemente. Il malvivente le ha afferrato la borsa, tirandola con forza e spingendo contemporaneamente la portiera per impedirle di reagire.
Dopo aver tagliato la cinghia della borsa e sottratto la carta di pagamento, il ladro è fuggito rapidamente, salendo su un’auto guidata da un complice, già in attesa nelle vicinanze. Un terzo individuo, fingendo di parlare al telefono con le cuffiette a pochi metri di distanza, fungeva da palo.
Nonostante la rapidità dell’azione, un cittadino ha allertato le forze dell’ordine, permettendo un tempestivo intervento della polizia. La squadra volante è giunta rapidamente sul posto, assistendo la vittima e ricostruendo con attenzione i dettagli dell’accaduto, compresa la dinamica del furto e l’identità dei malviventi.
I tre responsabili, identificati successivamente come cittadini magrebini di 25 anni, privi di dimora fissa e clandestini sul territorio nazionale, sono stati arrestati. Uno di loro ha patteggiato una pena di due anni e otto mesi, mentre gli altri due sono stati condannati rispettivamente a tre anni e quattro mesi e a tre anni di reclusione per rapina in concorso e utilizzo indebito di carta di credito.
L’attività investigativa della squadra mobile è stata decisiva. Attraverso l’analisi dei movimenti bancari effettuati con la carta rubata e altre evidenze raccolte, gli inquirenti hanno ricostruito i dettagli che hanno permesso di identificare i tre uomini e portarli davanti alla giustizia.