FERMO. Durante le festività natalizie dello scorso anno, una banda composta da quattro trentenni di origini albanesi, residenti in Campania, ha seminato il panico nel Fermano e nel Maceratese, mettendo a segno una serie di furti in abitazioni.
Dopo un’articolata attività investigativa, i carabinieri di Fermo, in collaborazione con la sezione operativa del Comando provinciale e la polizia stradale di Frosinone, sono riusciti a individuarli e smantellare l’organizzazione criminale.
La banda si spostava utilizzando auto a noleggio per i colpi e aveva trovato rifugio in un B&B della zona, dove trascorrevano le notti tra una incursione e l’altra.
Decisiva è stata l’azione dei militari dell’Arma, che, avendo localizzato i malviventi, hanno coordinato l’intervento degli agenti della polizia stradale sull’autostrada A1. Durante l’operazione, due membri della banda sono stati arrestati sul posto, mentre gli altri due sono riusciti a fuggire nelle campagne circostanti, venendo però identificati nei giorni successivi.
Nel veicolo utilizzato per gli spostamenti i carabinieri hanno rinvenuto un ingente bottino: monili in oro, orologi, denaro in contanti per un totale di 13mila euro e diversi telefoni cellulari, tutti considerati provento dei furti.
A seguito del processo presso il tribunale di Fermo, il presunto capo della banda, un 37enne, è stato condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione per furto aggravato e ricettazione in concorso. Gli altri tre componenti hanno ricevuto una condanna di tre anni ciascuno per gli stessi reati.
Nel frattempo, il proprietario del B&B dove i ladri si erano nascosti è stato denunciato per omessa registrazione di persona, un reato che ha aperto un fascicolo a parte.