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Bimbo di due mesi muore in ospedale. Campofilone nel lutto

Il piccolo era stato ricoverato per dei forti sintomi influenzali. Sembrava migliorato poi la situazione è precipitata fino al decesso. Indagati nove medici
Pubblicato il 21 Gennaio 2025

CAMPOFILONE. Un neonato di appena due mesi senza alcun segnale premonitore di problemi di salute, ha perso la vita in circostanze ancora da chiarire.



Una vicenda che ha scosso profondamente la comunità di Campofilone, culminata nell’apertura di un fascicolo d’indagine da parte della Procura della Repubblica di Fermo a carico di nove medici dell’ospedale «Murri». L’accusa ipotizzata è quella di omicidio colposo.

Tutto ha avuto inizio alcune settimane fa, quando il piccolo, nato il 5 novembre scorso e apparentemente in perfetta salute, ha iniziato a mostrare i primi sintomi di malessere. Inizialmente, come riporta Il Resto del Carlino di oggi, sembrava un comune raffreddore, ma con il passare dei giorni la situazione si è aggravata. La madre aveva notato tracce di sangue nelle feci del neonato e, preoccupata, si era rivolta alla pediatra di famiglia. Quest’ultima l’aveva rassicurata, ipotizzando un’allergia al latte materno e suggerendo una cura domiciliare.

Tuttavia, le condizioni del piccolo sono peggiorate rapidamente. I sintomi influenzali si sono trasformati in difficoltà respiratorie e la pediatra ha quindi consigliato il ricovero in ospedale. Presso il pronto soccorso, i medici hanno effettuato i primi esami e disposto il ricovero nel reparto di pediatria. Dopo un primo apparente miglioramento, la situazione si è aggravata drammaticamente nella giornata di domenica 12 gennaio, fino al tragico epilogo del 14 gennaio, quando il cuore del piccolo ha smesso di battere.

Come previsto dai protocolli, la direzione sanitaria dell’ospedale ha disposto l’autopsia per far luce sulle cause del decesso. Nel frattempo, i genitori del neonato, distrutti dal dolore, hanno deciso di rivolgersi all’avvocato Massimo Di Bonaventura per presentare una denuncia. «Nella denuncia – ha spiegato il legale al quotidiano – abbiamo richiesto di chiarire ufficialmente le cause della morte, affiancando un nostro consulente tecnico all’esame autoptico. I genitori non accusano nessuno, ma hanno il diritto di sapere cosa sia successo al loro bambino».

La decisione di iscrivere i nove medici nel registro degli indagati, come hanno sottolineato gli avvocati difensori Igor Giostra e Stefano Chiodini, è stata «un atto dovuto» per consentire lo svolgimento delle indagini.

La comunità di Campofilone, intanto, si stringe attorno alla famiglia del neonato in questo momento di profondo dolore, in attesa che la giustizia faccia chiarezza su una tragedia che ha lasciato tutti sgomenti.