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San Benedetto, alla Palazzina Azzura chiusura tra gli applausi per “Sostantivo Femminile”

Tanti gli eventi proposti che hanno ricevuto un'ottima risposta dal pubblico. Grande soddisfazione tra gli organizzatori
Pubblicato il 15 Marzo 2018

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è conclusa alla Palazzina Azzurra la mostra d’arte contemporanea “Sostantivo Femminile” che ha visto esposte le opere di Elena Ciarrocchi (Porto San Giorgio), Donatella Fogante (Macerata), Simona Tesei (Montappone) e Tom Jasper Tom (Civitanova Marche).

L’esposizione, inaugurata il 25 febbraio scorso, ha visto tante persone visitare la Palazzina Azzurra, ingentilita dalle opere eleganti e ricche di fascino delle artiste: Elena con i suoi ricami dorati, Donatella con le argille refrattarie, Simona con i ritratti e Tom con la sua poesia visiva.

La curatrice Serena Scolaro non si è accontentata di creare un’atmosfera ricca di particolari, riuscendo ad unire gli stili delle quattro splendide artiste, così diverse per natura e tecniche, ma ha anche organizzato, insieme alla sua collaboratrice Lorella Lamponi, altrettanti eventi.

Gli argomenti trattati nel corso di queste iniziative collaterali hanno avuto naturalmente come protagoniste la donna e la femminilità, partendo dalla medicina estetica, passando per l’antropologia, la mitologia e la filosofia per concludere con la danza. I medici Maria Morena Mariani e Paolo Mengoni, l’antropologa Maria Rita Bartolomei, il performer, filosofo, professor Cesare Catà, la cantautrice Giada Squarcia, le ballerine dell’Utes, gli specialisti del tango Irene Coccia e Giorgio Scattolini hanno fatto vivere al pubblico, accorso sempre numeroso, momenti davvero intensi e interessanti.

“La Palazzina ha preso vita, gli spettatori sono rimasti colpiti dall’allestimento diverso, particolare, dinamico – afferma Serena Scolaro –. Sono grata all’amministrazione comunale, all’assessore Annalisa Ruggieri, alla Commissione delle Arti Visive, a Claudia Cundari, ai miei ospiti e agli sponsor che hanno scelto questo progetto, supportandolo in tutto”.

“Sono grata alle artiste e alla curatrice della mostra per aver trasformato la Palazzina Azzurra in un luogo di produzione culturale e di confronto su un tema, quello della condizione femminile, trattato da più punti di vista, ma tutti finalizzati a riaffermare l’essenzialità del ruolo della donna per una società più dinamica, giusta, equilibrata. E’ stato questo il nostro modo, riteniamo originale ed interessante, per celebrare il mese dedicato alla donna”.

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