di Stefania Mezzina
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Si chiama “Note d’amore” ed è organizzata dall’Utes, Università del tempo libero di San Benedetto del Tronto, a conclusione delle annuali attività dei laboratori artistici, la mostra dal titolo “Note d’Amore” in programma da sabato 25 maggio, alle ore 17.30, presso la Palazzina Azzurra di San Benedetto.
Filo conduttore di Note d’amore saranno le produzioni della attività di Tecniche artistiche e pittoriche, di ceramica, ricamo, calligrafia, fotografia, fumetto, uncinetto, maglia e merletto a tombolo.

Sabato 25 maggio, dopo il saluto della presidente Diana Lanciotti Zoboletti e gli interventi delle autorità, sarà illustrato il tema dell’esposizione e presentati i vari laboratori, dagli stessi insegnanti che li hanno guidati: in seguito, Note d’amore sarà visitabile, con ingresso libero, fino al 2 giugno, dal mercoledì alla domenica dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 alle ore 20.
Inoltre, per dare modo di esibirsi anche agli utenti degli altri laboratori, quelli che non producono oggetti materiali ma performance artistiche, e di mostrare al pubblico gli esiti del loro impegno e delle abilità acquisite, il primo giugno, alle ore 18, sulla pista da ballo della Palazzina Azzurra sarà allestito uno spettacolo di arte varia che offrirà momenti di musica, danza, poesia e scrittura creativa, ad ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili nello spazio esterno della Palazzina Azzurra.
Lo spettacolo
“Come per la mostra, anche lo spettacolo, animato dai partecipanti dei vari corsi, trova il suo filo conduttore nel tema dell’amore e nel complesso dei sentimenti che ad esso si accompagnano, esprimibili attraverso la coreutica, la musica, la poesia e la letteratura – ha spiegato alla presentazione, presso la sede Utes in viale De Gasperi, Diana Lanciotti Zoboletti, presidente dell’importante realtà associativa – d’altra parte lo stare insieme è la nostra prerogativa principale ed è con questo spirito che proponiamo tutti i corsi, anche quelli di attività fisica, senza dimenticare gite brevi anche sul territorio e lunghe, la possibilità di visitare anche mostre a livello nazionale, spesso senza dimenticare il momento gastronomico di condivisione, perché abbiamo un rapporto meraviglioso con le quasi tremila persone che gravitano all’Utes. Valore aggiunto a tutto ciò è il fatto che gli istruttori si impegnano anche verso l’apprendimento delle persone “speciali”.
Non a caso, secondo il professor Giancarlo Brandimarti, componente del direttivo, “si è stabilita una sorta di competizione positiva tra i vari laboratori, e la dimostrazione sta nel fatto che lo spettacolo Utes Story andato in scena di recente ha messo in mostra l’abilità degli istruttori a tirare fuori le migliori qualità di chi partecipa”.
Uno spettacolo, quello andato in scena al Palariviera, che ha visto impegnati nella coreografia i corsisti del laboratorio di tecniche artistiche tenuto da Laura Moretti, avviato dodici anni fa: “proprio la frequenza ormai lunga ha permesso ai corsisti di vivere le lezioni anche come un laboratorio artistico, occupandosi con successo anche di restauro e di restyling”.
Per il professor Luigi Morganti, docente di disegno e tecniche pittoriche “la mostra offre al pubblico le attività pittoriche di ciò che si riesce a realizzare: da evidenziare che dopo due anni si può ben dire che San Benedetto vanta bravi acquarellisti. Quella della pittura ad acquarello è una tecnica che negli ultimi anni era sparita. Spero presto di avere la possibilità di organizzare delle giornate dell’acquarello, nelle quali i nostri corsisti possa operare in diverse zone di San Benedetto”, ha concluso il docente.